martedì 25 aprile 2017

"Poi sei arrivato tu", Jennifer Weiner


Un altro bel libro, due di fila che mi sono piaciuti molto, quasi un avvenimento! 

Jennifer Weiner è una delle mie scrittrici preferite, anche perchè è l'unica che riesce a farmi immedesimare nelle storie che racconta.
Questo romanzo è del 2013, lo avevo comprato subito, per poi preferirgli sempre qualcos'altro perchè la trama non mi attirava pienamente.
Dopo averlo letto mi chiedo se lo abbia fatto anche chi l'ha scritta perchè, secondo me, non presenta nè spiega adeguatamente il libro.

E' un romanzo tutto al femminile, con quattro protagoniste, Jules, Annie, Bettina e India; quest'ultima ha 43 anni, le altre tre sono poco più che vent'enni.
Presentano situazioni passate e presenti molto diverse fra loro, personalità diverse, estrazione sociale diversa, ecc, e le loro vite si incroceranno - e si intrecceranno - per via delle scelte compiute da tre di loro, con l'eccezione di Bettina che si troverà coinvolta a causa del legame con India, la sua matrigna.

Ogni capitolo è dedicato a una di loro, sempre scritto in prima persona, cosa che generalmente non amo, ma che qui si presta moltissimo per farci entrare nella testa delle quattro donne.

Con questo meccanismo mi sono ritrovata a riflettere (non per la prima volta) su come quello che pensiamo e diciamo di qualcuno condizioni l'opinione delle altre persone.
Nel libro conosciamo prima Bettina, che "parla" di India facendocela detestare.
Ma quando arriva il turno di India troviamo una persona molto diversa da quella che avevamo immaginato. E India, per età e alcune esperienze di vita, è stata quella con cui mi sono immedesimata e a cui mi sono anche "affezionata".

La storia è drammatica, molto coinvolgente, un altro libro che avrei letto a oltranza, potendolo fare.

Un libro, ahimè, rovinato con l'ultimo capitolo: sono passati quattro anni e la situazione si è sistemata, ma in maniera inverosimile e fastidiosamente melensa!

Se si fosse fermato al penultimo capitolo sarebbe stato perfetto: era già conclusivo e apriva una porta fondamentale, lasciando poi il lettore libero di immaginare come sarebbe proseguita la vita delle quattro.
Non era questo l'importante, la storia era stata raccontata in ogni dettaglio e l'epilogo pone solo tanti puntini sulle i che, oltre ad essere superflui, non sono puntini, ma quei cuoricini che mettono sulle i le bimbette delle elementari.

Ma resta comunque un bel libro da leggere.

Reading Challenge 2017: questo testo risponde al requisito "un libro presente da tempo nella tua libreria".