giovedì 4 maggio 2017

"La dieta del supermetabolismo", Haylie Pomroy


Il mio metabolismo è pari a zero da sempre, anche perchè non ho mai fatto nulla per cercare di migliorare la situazione. 

Per cui, quando un paio di settimane fa ho letto su una rivista un trafiletto dedicato a questo libro, mi sono incuriosita e ho cercato maggiori informazioni in rete dove ho trovato alcune stroncature totali, ma per lo più giudizi positivi, così alla fine l'ho comprato.

In copertina si legge "Meno 10 kg in 28 giorni" e questo mi rende a dir poco scettica, ma dopo averlo letto la voglia di provare c'è. 

Il programma divide la settimana in tre fasi.

I primi due giorni a base di carboidrati, frutta, con poche proteine e pochi grassi, affiancando esercizi aerobici.
Nei successivi due giorni solo proteine con pochi carboidrati e pochi grassi con esercizi anaerobici.
Infine per gli ultimi tre giorni grassi sani, frutta poco glicemica, pochi carboidrati e poche proteine con attività rilassanti come lo yoga o anche semplici esercizi di respirazione.
Verdura sempre, anche a colazione... sto male all'idea!!
 
Non penso sia facile come l'autrice vuole far credere, soprattutto per me che, vegetariana dal 2006, negli ultimi cinque anni sono passata a un'alimentazione quasi del tutto vegana, ma proprio oggi ho visto che su FB, oltre al gruppo principale dedicato a chi segue questa dieta, c'è anche quello per vegetariani e vegani, dove spero di trovare ricette e spunti.

E direi che li debba cercare anche chi è onnivero perchè  l'autrice è americana e le ricette che propone in fondo al libro (e esiste anche un altro libro solo di ricette, che mi guardo bene dal comprare) fanno a pugni con i nostri palati italiani!!

Anche alcune regole della dieta sono condizionate dalle leggi statunitensi oltremodo permissive con allevatori e agricoltori.

La Pomroy nell'introduzione spiega di non essere laureata in scienze alimentari, ma in scienze animali, di aver quindi cominciato lavorando negli allevamenti. Quindi sa bene di cosa sta parlando quando, nel capitolo che raccoglie le regole da seguire con la sua dieta, scrive:

"Preferire cibi biologici: scegliere cibo biologico è importante, specialmente quando si tratta di derivati del latte, del pollo, uova e manzo. Credetemi se vi dico che di sicuro non volete ciò che le versioni non-biologiche di questi alimenti hanno da offrirvi: ho studiato scienze animali e so quello che dico!".

Direi che si commenta da sè... 

Tornando, invece, al libro in senso stretto, ho avuto qualche difficoltà con la prima parte, "Conoscere il proprio metabolismo", perchè non ho nessuna base di biologia, chimica, ecc, zero assoluto, mentre nel resto del libro (spiegazione del programma, le regole, ecc) ho ritrovato lo stesso stile e lo stesso schema di "E' facile smettere di fumare se sai come farlo" di Allen Carr: scrittura semplice, martellante nel ripetere sempre gli stessi concetti, la promessa di essere seguiti da chi scrive, che diranno cosa fare, come farlo, che è semplice, ecc, ecc...

E che chiedono a chi stà leggendo solo di provare per un breve periodo di tempo, tre settimane nel caso del fumo (il tempo che l'organismo impiega per liberarsi dall'assuefazione da nicotina) e quattro per la dieta (il tempo necessario per ottenere un metabolismo veloce).

Carr, con l'enorme contributo della legge Sirchia, quella che ha vietato di fumare nei negozi, era riuscito a farmi smettere di fumare e, dopo averla provata, magari scriverò la mia opinione pratica sulla dieta.

Per ora, quindi a livello teorico, sono un po' perplessa per alcune delle regole che occorre assolutamente seguire, ad esempio fare colazione entro mezz'ora dal risveglio o non far passare più di quattro ore fra un'assunzione di cibo e l'altra, cioè cose che non vanno d'accordo con le mie abitudini (modificabili) e i miei ritmi (solo parzialmente modificabili).

Altri aspetti mi preoccupano moltissimo, ad esempio la prospettiva di una colazione di tipo continentale.

Altri ancora mi intristiscono, tipo dover rinunciare al caffè e all'alcool, ma su di me la prospettiva di un impegno limitato nel tempo ha molta presa.
Vedremo se sarà così anche questa volta, tanto (a proposito di cose non modificabili) potrò provarci solo il mese prossimo.
 
Reading Challenge 2017: questo testo risponde al requisito "un best sellers di un genere che normalmente non leggeresti".