lunedì 10 novembre 2025

"Le cose che non sai", Joann Chaney

 

Denver (Colorado), dicembre 2008. Dopo settimane di appostamenti i detective Paul Hoskins e Ralph Loren sono finalmente riusciti a ottenere un mandato di perquisizione per la villa di Jacky Seever, gioviale e insospettabile ristoratore molto noto in città. Una telefonata anonima ha indirizzato l'attenzione della polizia su di lui e la successiva denuncia di una ragazza ha aperto loro le porte, ma non erano preparati a ciò che avrebbero scoperto: trentun cadaveri in vario stato di decomposizione nascosti nel vespaio sotto alla casa!
Se è il tribunale a condannare Seever, l'opinione pubblica fa altrettanto con la moglie Gloria, non credendo alla sua versione dei fatti, quella di non essersi mai accorta di nulla perché ha obbedito al marito che le aveva vietato di entrare nel garage.
Novembre 2015. Manca un anno all'esecuzione di Seever quando gli omicidi ricominciano, con le stesse modalità. Compreso un particolare di cui pochissime persone erano a conoscenza.

"Non finirà mai"

Primo romanzo scritto dalla statunitense Joann Chaney nel 2017 (
un altro scritto due anni dopo, "As long as we both shall live", non è ancora stato tradotto in italiano), un thriller che sicuramente avrei apprezzato di più se i pareri entusiastici raccolti non avessero alzato tantissimo le mie aspettative, che alla fine sono state deluse.

Un discreto thriller, reso particolare dalla scrittura che racconta la storia in terza persona con una narrazione al presente, stile che ho trovato raramente nei libri e che, forse anche per questo, non mi è dispiaciuto affatto.

Sono, invece, penalizzanti ritmo e personaggi, anacronistici per un romanzo scritto meno di dieci anni fa e ambientato in epoca altrettanto recente. Hoskins sembra uscito da un film noir in bianco e nero, ma è Loren quello meno credibile, vestendosi, pettinandosi e assumendo le movenze di Seever, cosa che fa sempre quando è a caccia di un colpevole, un vezzo inutile e inverosimile, che si trascina per tutto il libro ridicolizzandolo.

Decisamente più interessanti i due personaggi femminili, Gloria Seever e Sammie Peterson, la giornalista che nel 2008 aveva fatto carriera al Post grazie ai suoi articoli sul caso e che sette anni dopo ha, suo malgrado, smesso di scrivere e lavora nella profumeria di un centro commerciale andando avanti grazie agli antidepressivi.

In un libro dove ci sono più morti che vivi i possibili colpevoli sono davvero pochi e diminuiscono man mano che si procede. Quando ne sono rimasti due ho puntato su quello sbagliato, ma gli indizi forniti potevano adattarsi ad entrambi e anche questo non mi è piaciuto.

La cosa peggiore, però, è che dopo questo libro davanti a un piatto di spaghetti non riuscirò più a pensare a loro due...


...ma a uno dei personaggi, che "si riempie la bocca di spaghetti e li succhia, facendoli scomparire come capelli nello scarico di una doccia"!

Reading Challenge 2025, traccia semestrale Crucipuzzle, autunno: giostra