lunedì 22 gennaio 2018

"La donna dal taccuino rosso", Antoine Laurain


Delizioso romanzetto (il diminutivo si riferisce alle sue 164 pagine e a nient'altro) ambientato a Parigi, non solo ai giorni nostri, ma anche in queste stesse settimane di gennaio, cosa che non sapevo prima di iniziare a leggerlo.

Laure viene aggredita sul portone di casa mentre sta per rientrare dopo aver trascorso la serata con amici. Il ladro vuole la sua borsetta, lei cerca di trattenerla, lui la spinge con violenza e lei sbatte la testa. Sembra il malessere di un attimo, ma la mattina viene ritrovata in stato comatoso, proprio nel momento in cui Laurent, libraio nello stesso arrondissement, scorge una borsetta dove non dovrebbe trovarsi per la sua bellezza, cioè accanto alla spazzatura. 
La prende e prova anche a consegnarla alla polizia, ma la lunga trafila, la fretta e la curiosità lo spingono a decidere di cercare da solo la proprietaria, palesemente vittima di uno scippo, per resitituirgliela. 

Così, mentre lo seguiamo nel suo improvvisarsi detective, conosciamo lui e la sua storia, ma conosciamo anche Laure attraverso gli oggetti contenuti nella sua borsa, in particolare grazie alle sue annotazioni sul taccuino rosso...

E' un libro molto diverso dai generi a cui sono abituata e, forse solo per questo, l'ho trovato tanto originale. Scritto bene, senza essere un capolavoro, con i dialoghi raccontati e non virgolettati. Un libro breve, come dicevo, che ci ho messo tanto a leggere perchè è andato a coincidere con una settimana particolarmente piena, ma da cui era davvero piacevole tornare appena ne avevo il tempo.

Una lettura rasserenante e molto francese, dovrei cercarne altri di libri così!
 
Reading Challenge 2018: questo testo risponde al requisito "un libro ambientato ai giorni d'oggi" (numero 43 degli indizi facili).