Little Broomford, campagna inglese. Una notte scoppia un incendio al Forester's, il pub del villaggio. Oliver, giovane micio rosso, fa appena in tempo a svegliare il suo umano George, padrone del locale, prima che le fiamme divampino seriamente provocando grossi danni non solo al pub, ma anche al vicino municipio.
Durante i lunghi mesi di ristrutturazione, George si farà ospitare a Londra dalla sorella, lasciando Oliver in stallo a Sarah, Martin e alle loro due bambine. A un mese dal Natale, la famiglia è particolarmente triste perchè Sooty, l'anziano micio di casa, è morto travolto da un'auto.
Anche i loro vicini, Nicky e Daniel, non attraversano un buon momento a causa delle ristrettezze economiche. Per non parlare poi di Caroline e Laura, che vivono in solitudine nella Grande Casa in fondo al villaggio...
Per fortuna c'è Oliver, un micio che ha vissuto sulla sua pelliccia la paura e che rinuncia di buon grado a qualche pisolino per cercare di insegnare agli umani come aiutare se stessi.
Oliver è un gatto speciale: non fa magie, non ha la bacchetta magica. Semplicemente lui capisce il linguaggio degli umani e vede quello che, invece, loro non notano pur avendolo sotto al naso.
Ed è lui a raccontare - non al lettore, ma a un giovane micetto - la storia della sua vita e di quel particolare Natale.
Scritto in modo semplice, a tratti ripetitivo, esageratamente buonista: proprio quello che mi aspettavo.
Una favoletta natalizia per bambini, ragazzi e amanti dei gatti di tutte le età.
Nota di merito alla versione digitale: per la prima volta non ho trovato nessun errore, cominciavo a pensare che non esistessero eBook perfetti!
Reading Challenge 2018: questo testo risponde al requisito "un libro ambientato nel periodo natalizio" (indizio speciale di dicembre)