giovedì 23 maggio 2019

"Passione vintage", Jennifer Wolff


Blackheath, 1993. Emma e Phoebe sono due bambine di 9 anni che giocano felici in giardino. Si sono conosciute a scuola solo pochi mesi prima, dopo che Emma si è trasferita in Inghilterra dal Sudafrica con la famiglia, ma sono già amiche del cuore.
Avignone, 1943. Thérèse e Monique hanno 13 anni, anche loro si sono conosciute da poco dopo il trasferimento di Monique in Provenza da Parigi e anche loro sono amiche del cuore, ma non spensierate come le altre due, perchè sono gli anni della guerra e la famiglia di Monique è ebrea.
Londra, 2007. Adesso sono Phoebe e Thérèse ad essere diventate buone amiche, dopo essersi conosciute quando l'anziana signora ha deciso di vendere alcuni sui splendidi capi vintage al negozio che Phoebe ha aperto da pochi mesi, dopo aver lavorato per 12 anni nel reparto tessile di Sotheby's grazie alla sua laurea in storia della moda.
La grande differenza d'età è passata in secondo piano quando hanno scoperto di avere in comune due cose: il ricordo di una grande amicizia e i rimpianti per quello che non hanno fatto.

Di Isabel Wolff in passato avevo già letto anche i suoi tre precedenti romanzi, un genere chick lit più elegante e meno divertente rispetto a quello della Kinsella, ma con in comune lo stile inglese e il lieto fine: sto sempre molto attenta a non fare spoiler, ma chi si avvicina a questo genere di libri sa benissimo che si tratta di una narrativa contemporanea ben lontana dal dramma. Inoltre la parte romantica in questa storia è solo un piccolo contorno: protagoniste indiscusse sono l'amicizia e la moda vintage.

Ho trovato toccanti le vicende delle due amicizie, mi hanno commossa e fatto arrabbiare perchè i sensi di colpa delle due sono ben motivati.
Invece mi sono un po' pesate le tante e dettagliate descrizioni di abiti, tessuti, fogge, ecc, perchè non sono un'appassionata nè di moda nè di vintage.
In questo senso è un libro che saprei a chi regalare ^^

Reading Challenge 2019: collegamento a cascata con la traccia di maggio. Lo collego a "La bambina nel bosco" perchè entrambe le autrici sono europee