giovedì 23 luglio 2020

"Il paradosso del poliziotto", Gianrico Carofiglio


Due uomini si danno appuntamento in uno di quei bar dove è possibile parlare riuscendo a sentire quello che l’altra persona dice. I due non si conoscono. Il primo, quello giovane, fa lo scrittore e per il suo libro ha bisogno che qualcuno gli spieghi i segreti per far confessare chi è sospettato di aver commesso un crimine. Il secondo, quello anziano, è la persona con cui gli hanno consigliato di parlare perché è un esperto. Un poliziotto famoso per riuscire a ottenere una confessione senza dover ricorrere alla violenza.

Come specificato in copertina, questo librino è un dialogo, volendo esagerare quasi un interrogatorio dove il poliziotto per una volta si ritrova a essere quello che risponde alle domande, non quello che le fa.

Inizia con una citazione che ero sicura di aver già letto:

"Io non mi fido mai di una confessione cui non ho assistito. E a dire la verità, non mi fido nemmeno di quelle cui ho assistito, se non so esattamente cosa è successo prima

Carofiglio l’aveva già usata con il suo maresciallo Fenoglio e proseguendo ho trovato altre affermazioni e situazioni prese dai suoi libri. Questa cosa rende probabilmente la lettura più interessante per chi si trova a leggere per la prima volta questi spunti, altrimenti sono cose – per quanto interessanti, ben scritte, argute, ecc – già lette.

Non esiste il reato di auto-plagio, ma personalmente lo trovo fastidioso, soprattutto in considerazione dei 3.80€ che costa questo racconto di appena 38 pagine.

Per fortuna il valore del messaggio trasmesso, anche se già letto (soprattutto in “La versione Fenoglio”), è superiore a quello dell’oggetto in sé: sottolineare che c’è un comportamento corretto e giusto da tenere da parte delle forze dell’ordine, basato sulla forza delle parole (altro tema sempre caro a Carofiglio) e non sulla forza bruta della violenza e della disparità.

Non sarebbe stato male imporne la lettura ai militari torturatori della caserma di Piacenza...

Reading Challenge 2020: questo testo risponde alla traccia autore di  luglio