domenica 30 novembre 2025

"Come uccidono le brave ragazze", Holly Jackson

 

"Cosa successe davvero a Andie Bell il 20 aprile 2012? E se Salil “Sal” Singh non è colpevole, allora chi la uccise?"

Little Kilton (Buckinghamshire), luglio 2017. Sono queste le domande cruciali alla base della scelta di Pippa Fitz-Amobi di proporre alla commissione scolastica il caso di Andie Bell per il suo progetto di fine anno. All'epoca dei fatti aveva soltanto dodici anni, ma nella cittadina tutti sanno cosa accadde quella primavera. O meglio, tutti credono di saperlo: Andie era stata uccisa da Sal, che quattro giorni dopo si era suicidato. Aveva il cellulare della ragazza, tracce del suo sangue sotto alle unghie e prima di uccidersi aveva mandato un messaggio di scuse al padre. Poco importa se il corpo di Andie non è mai stato ritrovato. E' stata sicuramente uccisa da Sal, ci credono tutti. Tutti tranne Pippa.

Pimpante

A differenza de "La festa delle brave ragazze", questo è un eccellente Young Adult.

Primo titolo della trilogia omonima (c'è anche il prequel, "Kill Joy", introvabile in cartaceo e non disponibile in formato digitale), è anche il romanzo di esordio (2019) di Holly Jackson, autrice inglese classe 1992. Un libro corposo - 464 pagine divise in tre parti, quarantanove capitoli e svariati sottocapitoli - che si fa leggere facilmente grazie allo stile semplice (ma non povero né banale), a una costruzione dinamica, a un ritmo sostenuto, a una perfetta successione di scoperte con relativi incastri e a una protagonista frizzante e positiva.

Pippa è la figlia, sorella, amica, compagna di scuola e fidanzatina che tutti vorrebbero avere e poco importa se una ragazzina di 17 anni risolve un cold case con abilità superiori a investigatori professionisti. Anzi, è proprio grazie alla sua età e ai rapporti conseguenti se è in possesso, oppure ottiene, informazioni sfuggite cinque anni prima a chi aveva indagato. Che poi riesca a risolvere il caso con il solo aiuto di Ravi, il fratello minore di Sal, è chiaramente qualcosa che può accadere solo nella finzione letteraria, ma la Jackson ha saputo rendere la storia più credibile di tanti thriller con protagonisti adulti.

E facendo di Sal e Ravi due ragazzi di colore, oltre a dare a Pippa una famiglia multietnica, ha potuto inserire anche la tematica del razzismo, senza approfondirla più di tanto, ma offrendo comunque validi spunti di riflessione, importanti soprattutto in considerazione del target a cui si rivolge il libro.

"Fin da piccola suo padre le aveva sempre fatto notare le loro diverse esperienze del mondo, spiegandole le cose ogni volta che accadevano: ogni volta che qualcuno lo seguiva dentro a un negozio, ogni volta che qualcuno lo interrogava perché era da solo con una bambina bianca, ogni volta che qualcuno dava per scontato lavorasse nel suo ufficio come guardia di sicurezza e non come socio dell’azienda. Pip era cresciuta con la volontà di non essere mai cieca a tutto questo né all’invisibile progresso per il quale non aveva mai dovuto lottare."

Libro mi ha lasciato molta voglia di proseguire con gli altri due e, naturalmente, di recuperare la serie TV.

Reading Challenge 2025, traccia annuale Serie TV: un libro ambientato in una scuola

venerdì 28 novembre 2025

"L'informatore", John Grisham

 

Tallahassee (Florida), estate 2011. Lacy Stoltz ha 36 anni, una laurea in giurisprudenza e un tranquillo lavoro alla CDG, la Commissione Disciplinare Giudiziaria incaricata di valutare l'operato dei giudici contro cui viene sporta denuncia. E' la metà di luglio quando sulla sua scrivania arriva il caso più grosso della sua quasi decennale carriera: Greg Myers, avvocato radiato dall'albo sei anni prima e riabilitato da uno, sostiene che il suo cliente ha le prove per inchiodare il giudice che, a detta sua, "ha rubato più soldi di tutti i giudici corrotti d’America messi insieme". Un giudice che ha alle spalle la cosiddetta mafia della palude e non ci vuole molto prima che il caso più grosso di Lacy diventi anche il più pericoloso.

Adrenalinico

"Ho di nuovo lasciato passare due anni dall'ultimo romanzo letto di Grisham. Ormai è una barzelletta: ne leggo uno, mi rendo conto di quanto mi fosse mancato, mi riprometto di leggerne almeno uno a bimestre (e non sarebbe male considerato che dopo questo del 2015 ne ha scritto ben altri undici, quindi ne ho tanti da recuperare...) e immancabilmente i due mesi diventano due anni."

Così scrivevo il 25 gennaio 2023 dopo aver letto "L'avvocato canaglia" e, nonostante i buoni propositi, sono riuscita a far passare non due, ma quasi tre anni e i libri da leggere dopo questo nel frattempo sono diventati quattordici!

"L'informatore" è stato scritto nel 2016, quindi non troppo tempo fa, ma è un thriller d'azione vecchio stampo (mi ha fatto provare le stesse sensazioni de "L'uomo della pioggia"), per gran parte forse prevedibile e con il fratello della protagonista che ricorda un po' troppo Indiana Jones, ma è in grado di catturare grazie a un ritmo che si fa via via sempre più serrato.

Grisham descrive un'America che pensa solo a combattere i jihadisti, veri o presunti, mettendo da parte ogni altro genere di criminalità, organizzata o meno. Pochi sembrano davvero interessati a smascherare un giudice corrotto sul libro paga della 
mafia locale, mafia che ha finanziato un casinò costruito sulle terre dei nativi americani.

"L’espressione nativo americano è un’invenzione politicamente corretta dei bianchi sprovveduti per mettersi la coscienza a posto, quando in realtà i nativi americani si autodefiniscono “indiani” e ridono sotto i baffi di noi che non lo facciamo."

Nella storia di Grisham ci sono indiani onesti e indiani disonesti, ma attraverso i suoi personaggi mi ha fatto scoprire particolari che ignoravo della solo storia e, soprattutto, della loro organizzazione.

Preferisco i suoi legal thriller, più che altro perché fughe e inseguimenti mi mettono tanta ansia (e qui fra mafiosi e FBI in quasi ogni capitolo c'è qualcuno che rischia di essere stanato), ma per tematiche e ambientazioni il libro avrebbe meritato di diventare anche un film.

"Nel mio mondo, nel nostro mondo, ci sono troppe armi e succedono troppe cose brutte per colpa loro"

Reading Challenge 2025, traccia di novembre cascata di lettere: lupo, cupo


mercoledì 26 novembre 2025

"Cosa si prova", Sophie Kinsella

 


Nell'aprile 2022, Madeleine Sophie Wickham, alias Sophie Kinsella, annunciava sui social di avere un cancro al cervello. Glioblastoma, il tumore cerebrale più aggressivo che colpisce per lo più fra i 45 e i 65 anni lasciando ben poche speranze di diventare anziani. Occorre un intervento chirurgico invasivo con lo scopo di asportare quanta più massa possibile e poi chemioterapia, radioterapia e scongiuri (o preghiere, a seconda del gusto personale), nella speranza di evitare una recidiva, cosa molto comune con questo tipo di cancro.

Due anni e mezzo dopo (ottobre 2024) l'autrice ha pubblicato "What Does It Feel Like?".

Commovente

Autobiografia romanzata dove Eve Monroe, moglie di Nick e madre di cinque figli, scrittrice di successo grazie alla fortunata serie "Ehi spendacciona", un giorno si risveglia in ospedale senza ricordare di esserci entrata. Ha subito un intervento di otto ore alla testa, ma lei ha dimenticato la terribile diagnosi. Deve reimparare a parlare e a camminare, ha bisogno di assistenza e ha enormi problemi con la memoria a breve termine.

Un libro breve, soltanto 132 pagine che si leggono in un paio d'ore scarse, dove la Kinsella cerca anche di strappare qualche sorriso con quell'umorismo che ha reso inconfondibili le protagoniste dei suoi libri. Solo che questa volta c'è poco da ridere, Eve non è un personaggio di fantasia che fa dello shopping il centro della sua esistenza: quello che descrive è ciò che l'autrice ha davvero sperimentato, un libro che finisce solo sulla carta, mentre nella realtà immagino che la battaglia sia ancora in corso e, da quel poco che ho letto sulla patologia, è difficile essere ottimisti.

Edit 10 dicembre: ciao Sophie ♥

Reading Challenge 2025, traccia annuale Serie TV, Grey's Anatomy: un libro in cui il/la protagonista finisce in ospedale come paziente

lunedì 24 novembre 2025

"La festa delle brave ragazze", Shannon Hollinger

 

Waverly (Massachusetts), anni Ottanta. Le prime a conoscersi erano state Liz e Sami, erano al parco giochi e avevano quattro anni. Nello stesso parco poco dopo al duo si erano aggiunte Amy e Mo, cugine identiche nell'aspetto e opposte nel carattere. Il legame che le univa si era rafforzato anno dopo anno, compagne di scuola, amiche, sorelle: sempre insieme, sempre pronte a fare fronte unico e a compensare quello che non ricevevano dalle famiglie.
Fino alla notte del 22 maggio 1999, una serata su cui fantasticavano da anni, quella del ballo di fine anno, un evento su cui avevano grandi aspettative, ma di certo nessuna poteva immaginare che avrebbe cambiato le loro vite, non in quel modo.

Adolescenziale

Un altro thriller da cui avrei preteso meno se fosse stato classificato come Young Adult.

Shannon Hollinger, nata in Florida nel 1981, negli ultimi due anni ha pubblicato a raffica: una serie da cinque libri, un'altra da due e quattro romanzi autoconclusivi, come questo (al momento l'unico a essere stato tradotto in italiano insieme a "Come sorelle"). Viene da pensare che un editore nel 2023 abbia aperto il cassetto dove conservava tutti i suoi manoscritti.

Il libro ha un titolo originale che non mi spiego: "The Slumber Party", un pigiama party citato anche nella sinossi italiana che nel testo non esiste. L'evento clou riguarda il ballo scolastico di fine anno, è da lì - nel prologo - che inizia la storia per poi procedere con gli abituali salti temporali, con le quattro protagoniste (tutte voci narranti) che si alternano nei vari capitoli ricostruendo il passato, da quando erano piccole fino a quella notte, e descrivendo ciò che accade nel presente, quindici anni dopo, quindi nel 2014.

La storia regge all'inizio (nonostante la banalità dei dialoghi che non migliorano nelle parti in cui le ragazzine sono ormai donne adulte), ma presto sembra che le idee dell'autrice si siano esaurite, per lo meno quelle con un minimo di logica e tutto quello che segue risulta poco credibile sotto vari aspetti, mal costruito e mal spiegato.

Quello che ho amato è l'oggetto libro: font meraviglioso (grande e ben inchiostrato), bella interlinea e apertura a 180° (quasi) senza aiuto.

Reading Challenge 2025, traccia di novembre: cartacei con un prezzo di copertina inferiore ai 20€


sabato 22 novembre 2025

"Le amiche di sempre", Sue Hincenbergs

 

Costa orientale degli Stati Uniti, giorni nostri. Pam e Hank, Shalisa e Andre, Nancy e Larry, Marlene e Dave: quattro coppie di amici over 60, matrimoni che durano da più di trent'anni, come la loro amicizia. Un sogno comune, quello di arrivare alla pensione e andare ad abitare in quattro case vicine e in riva al mare. Sogno che i quattro mariti hanno mandato in fumo cinque anni prima quando, senza nemmeno consultarle, hanno investito tutti i loro risparmi in un fondo rivelatosi poi fallimentare. Addio casette al mare, addio spiaggia assolata, addio aperitivi bevuti al tramonto sulla terrazza di una coppia o dell'altra. Un duro colpo per i quattro amori, ma un consolidamento delle amicizie, quelle maschili da una parte e quelle femminili dall'altra. Però qualcosa di buono i mariti lo hanno fatto: un'assicurazione sulla vita a sei zeri.
E alle mogli adesso serve solo una cosa: un bravo sicario!

Confortante

Che Sue Hincenbergs prima di mettersi a scrivere facesse la produttrice televisiva (canadese) è quasi impresso su ognuna delle 416 pagine di questo che è il suo primo romanzo (uscito quest'anno): "The Retirement Plan" è un cozy crime di facile lettura davvero piacevole che vedrei benissimo anche sul piccolo schermo, una storia di amicizia, amore e rapporti umani che diverte e, a suo modo, emoziona, riuscendo anche a insegnare qualcosa.

Avrei magari evitato di dare ai personaggi sgradevoli la nazionalità indiana (soprattutto avrei fatto a meno delle atmosfere stile Bollywood sognate da una di essi), ma tutto sommato si prestano bene per l'infinita gara fra equivoci e fraintendimenti che permettono alla storia di funzionare.

Invecchiando mi trovo sempre più a mio agio con protagonisti attempati, questi hanno solo una decina di anni scarsa più di me e anche al mio matrimonio manca poco per arrivare alle nozze di perla (grazie a Google che dà tutte le risposte che si cercano!): con queste quattro "ragazze" non mi sono sentita esclusa come mi succede leggendo la Rooney (tanto per fare un nome), in particolare mi sono ritrovata in Pam, con il suo amore per Elmer, il suo adorabile meticcio, per il motivo che fa scattare in lei l'istinto omicida verso il marito e per la sua preveggenza:

"Pam leccò il sale del Margarita rimasto sulle sue labbra, osservò le persone sedute a tavola nel suo giardino, e si chiese quale dei suoi amici sarebbe morto prima"

Dopo appena due giorni avrà la risposta ^^ 

Reading Challenge, 2025, traccia annuale Serie TV, 2Broke Girls: un libro con amicizia fra donne


mercoledì 19 novembre 2025

"Il silenzio dell'amore", Clare Empson

 

Inghilterra, fine 2016. Catherine Elliott, 34 anni, da quasi quattro mesi ha smesso di parlare. Lo psichiatra della clinica dove è ricoverata le ha diagnosticato una forma di mutismo selettivo: l'impedimento non è fisico, ma psicologico. Non è riuscita a elaborare il trauma che l'ha travolta alla fine dell'estate.

"Non parlare è la sua difesa"

E la terapia del medico consiste nell'essere lui a farlo, ricostruendo per lei le sue sofferenze risalenti a quindici anni prima: il lutto per la morte della madre e la rottura con Lucien Wilkes, il grande amore della sua vita.

Giallo solo per daltonici

Clare Empson, ex giornalista inglese, ha all'attivo soltanto due romanzi. Questo è il primo, 
titolo originale "Him", pubblicato nel 2018 (il secondo, "Mine", uscito l'anno successivo, al momento non è stato ancora tradotto in italiano).
Un romance 
(anche parecchio melenso) che cerca di ricreare la suspense di un thriller girando attorno al mistero principale (cos'è successo o cos'ha visto Catherine per ritrovarsi a non riuscire più a parlare?) e portando (con estrema lentezza) chi legge a ricostruire i fatti del passato.

Se l'atto finale è abbastanza sorprendente, tutto il resto è palese per chiunque, tranne che per la protagonista che per quindici anni si strugge nel rimorso e nella vergogna.

Le 333 pagine del romanzo sono divise in 74 brevi capitoli con Catherine voce narrante del presente e del passato, quello del 2001 e quello della fine dell'estate. Ma i fatti di questo passato recente vengono raccontati anche da Lucien nei capitoli che lo riguardano, cosa che a volte funziona (stesso episodio descritto da due punti di vista diversi) e a volte crea ripetizioni inutili.

Il libro ha raccolto poche recensioni, ma molte stelline sia su Amazon che su IBS: io lo stronco per l'inganno, non mi piace comprare un giallo/thriller e trovarmi a leggere una (brutta) storia di amore, con la protagonista di una "bellezza sovrannaturale", il protagonista di una "bellezza sfacciata" (per poi leggere che ha la stessa bocca di Mike Jagger!!), l'antagonista "scandalosamente bello", storia in gran parte raccontata abusando del passato remoto e con la presenza di diminutivi urticanti ("confezioncina"), con più della metà dei personaggi che sono ereditieri nullafacenti (uno anche aristocratico) con una vita fatta di vizi, alcoolici, droghe e divertimenti in magioni miliardarie.

E due grandi sconfitti: uno è Sam, il marito di Catherine, il padre dei suoi figli, consapevole che lei non ha mai smesso di amare l'altro.

E poi il primo coniglio ucciso da Lucien quando da bambino andava a caccia col padre, un suo "dolce" ricordo:

"Al crepuscolo c’eravamo soltanto io e lui, vestiti come soldati, distesi a pancia in giù, gli occhi socchiusi, in attesa. Mi ricordo esattamente di come il cuore iniziò a battermi quando spuntò la prima famiglia di conigli. Sapevo di non dover parlare, di non dover quasi respirare, mentre guardavo attraverso il mirino, osservando, osservando, aspettando, aspettando, premendo lentamente il grilletto proprio come mi aveva mostrato lui, per poi fermarmi e sparare. Bang. La mia prima preda in assoluto, un colpo dritto alla testa che aveva fatto gridare di gioia mio padre: bravissimo, figliolo! Bravissimo!

Certo dispiace sapere che di lì a poco il padre si sarebbe suicidato... quando si dice: fare buon uso delle armi (anche se troppo tardi)!

Reading Challenge 2025, traccia di novembre cascata di lettere: lupo


domenica 16 novembre 2025

"Mariani e le ferite del passato", Maria Masella

 

Genova, 15 gennaio 2015. Sono passati esattamente due mesi da quando l'auto del commissario Mariani è stata travolta dall'esondazione del Cerusa a Voltri. La frattura dello sterno è guarita, ma la paura per il rischio di infarto causato dall'incidente non ha abbandonato né lui né la moglie Francesca. Non avendo ancora ripreso servizio ha tutto il tempo per dedicarsi a un episodio che gli racconta sua madre e che risale a settant'anni prima, quando Emma era una staffetta partigiana nel Monferrato. E' lì che era nata la sua amicizia - durata tutta la vita - con una coetanea ebrea, Noemi, che si nascondeva in campagna con la sua famiglia. Noemi è morta da un mese ed Emma ha aperto la busta gialla che le aveva lasciato, pregandola di far leggere il contenuto ad Antonio perché qualcuno a lei caro potrebbe avere bisogno dell'aiuto di un commissario di polizia.

Coincidenze ad ampio spettro

Ventitreesimo episodio della serie, di cui alla fine di ottobre è uscita una nuova puntata, cosa che mi ha fatto proprio piacere perché, leggendone uno o due al mese, non me ne restano molti da recuperare.

A non farmi piacere, invece, sono state le coincidenze su cui (anche questa volta) si basano gli intrecci della storia: se in altri autori mi risultano insopportabili, con la Masella mi sono ormai rassegnata a doverle accettare come un suo tratto distintivo, ma proprio non riesco a non criticarle.
Qui abbiamo personaggi le cui vite si incrociano anche più volte per caso in città diverse e a distanza di molti anni, casualità che innescano eventi che poi si rivelano determinanti. Situazioni del tutto improbabili, senza le quali si avrebbe un giallo più lineare, più convincente e più credibile.

Ed è un peccato soprattutto perché spesso sono meccanismi che non arricchiscono la storia, ma la complicano inutilmente, questa volta più che in altri casi precedenti a causa dell'esigenza di creare un collegamento fra un episodio accaduto nel 1944 e un duplice, atroce omicidio del presente: una giovane madre e il suo bambino di tre anni sgozzati senza pietà.

Un'ambientazione che tocca Nizza Monferrato, Torino, Alessandria, Biella e Piacenza, ma dove Genova resta la protagonista assoluta.

"Città strana la nostra, amata soltanto da chi la conosce. E soltanto amandola si riesce a conoscerla: qui ci teniamo dentro gioie e dolori, sconfitte e vittorie. Rocciosi come montanari e avventurosi come naviganti.

Reading Challenge 2025, traccia annuale Serie TV, Brooklyn: un poliziesco

mercoledì 12 novembre 2025

"Una strada tranquilla", Seraphina Nova Glass

 

"A Brighton Hills non succede mai niente.
Non alla luce del sole."

Costa dell'Oregon, giorni nostri. Il buio della sera è reso ancora più fitto dalla pioggia battente e dai rami degli alberi. Caleb è in preda al panico, bagnato fradicio, urla le sue scuse alla persona seduta in macchina. Un attimo dopo l'auto gli finisce addosso, l'urto lo fa volare in alto e ricadere pesantemente a terra. La testa sbatte sull'asfalto, ma è ancora vivo. Una voce femminile che si avvicina gli dà speranza, vuole chiamare i soccorsi. Un'altra voce, maschile, dice che non possono farsi trovare lì. Caleb li vede andare via. La disperazione viene mitigata dal suono delle sirene in avvicinamento, ma quando arrivano lui è già morto.

Wisteria Lane 2.0

Ho raccontato il breve prologo di questo bel thriller domestico caratterizzato da un'ambientazione e da tre personaggi femminili che, pagina dopo pagina, mi hanno fatto immaginare di essere sul set di "Desperate Housewives".

Seraphina Nova Glass, dopo un primo thriller scritto nel 2014, dal 2020 nel ha pubblicati altri sei e tre usciranno nel 2026. Questo, del 2022, per ora è l'unico a essere stato tradotto in italiano, ma spero che non verrà dimenticata da Fazi perché mi piacerebbe molto leggerla ancora.

La strada tranquilla (o presunta tale) si trova nel comprensorio di Brighton Hills, formato da lussuose ville immerse in un parco idilliaco. E' lì che Caleb Moretti ha vissuto per i 22 anni della sua breve esistenza, insieme ai suoi genitori. Ed è lì che continua a vivere Paige, la madre, che nell'anno trascorso è riuscita ad andare avanti solo grazie alla volontà di scoprire chi è stato a ucciderle il figlio. E' convinta che si tratti di uno degli altri residenti e per questo li spia tutti. E spiando ne ha scoperte tante di cose sui suoi vicini. Ad esempio che Cora, l'unica amica che le è rimasta, forse non è una pazza visionaria come sostiene il marito, accusato continuamente di esserle infedele. E che Georgia, la giovane moglie del giudice Kinney, non sembra stare benissimo...

Paige, Cora e Georgia: sono loro le tre "casalinghe disperate" di questa storia. Un thriller drammatico con spunti tragicomici che punta sulle differenti personalità delle tre protagoniste, all'inizio detestabili, ma con cui si finisce per empatizzare lasciandosi trasportare dalle loro vicende.

Perché Paige merita giustizia, perché Cora merita rispetto e perché Georgia ha bisogno di aiuto.

Reading Challenge 2025, traccia stagionale Crucipuzzle, autunno: ghirlanda


lunedì 10 novembre 2025

"Le cose che non sai", Joann Chaney

 

Denver (Colorado), dicembre 2008. Dopo settimane di appostamenti i detective Paul Hoskins e Ralph Loren sono finalmente riusciti a ottenere un mandato di perquisizione per la villa di Jacky Seever, gioviale e insospettabile ristoratore molto noto in città. Una telefonata anonima ha indirizzato l'attenzione della polizia su di lui e la successiva denuncia di una ragazza ha aperto loro le porte, ma non erano preparati a ciò che avrebbero scoperto: trentun cadaveri in vario stato di decomposizione nascosti nel vespaio sotto alla casa!
Se è il tribunale a condannare Seever, l'opinione pubblica fa altrettanto con la moglie Gloria, non credendo alla sua versione dei fatti, quella di non essersi mai accorta di nulla perché ha obbedito al marito che le aveva vietato di entrare nel garage.
Novembre 2015. Manca un anno all'esecuzione di Seever quando gli omicidi ricominciano, con le stesse modalità. Compreso un particolare di cui pochissime persone erano a conoscenza.

"Non finirà mai"

Primo romanzo scritto dalla statunitense Joann Chaney nel 2017 (
un altro scritto due anni dopo, "As long as we both shall live", non è ancora stato tradotto in italiano), un thriller che sicuramente avrei apprezzato di più se i pareri entusiastici raccolti non avessero alzato tantissimo le mie aspettative, che alla fine sono state deluse.

Un discreto thriller, reso particolare dalla scrittura che racconta la storia in terza persona con una narrazione al presente, stile che ho trovato raramente nei libri e che, forse anche per questo, non mi è dispiaciuto affatto.

Sono, invece, penalizzanti ritmo e personaggi, anacronistici per un romanzo scritto meno di dieci anni fa e ambientato in epoca altrettanto recente. Hoskins sembra uscito da un film noir in bianco e nero, ma è Loren quello meno credibile, vestendosi, pettinandosi e assumendo le movenze di Seever, cosa che fa sempre quando è a caccia di un colpevole, un vezzo inutile e inverosimile, che si trascina per tutto il libro ridicolizzandolo.

Decisamente più interessanti i due personaggi femminili, Gloria Seever e Sammie Peterson, la giornalista che nel 2008 aveva fatto carriera al Post grazie ai suoi articoli sul caso e che sette anni dopo ha, suo malgrado, smesso di scrivere e lavora nella profumeria di un centro commerciale andando avanti grazie agli antidepressivi.

In un libro dove ci sono più morti che vivi i possibili colpevoli sono davvero pochi e diminuiscono man mano che si procede. Quando ne sono rimasti due ho puntato su quello sbagliato, ma gli indizi forniti potevano adattarsi ad entrambi e anche questo non mi è piaciuto.

La cosa peggiore, però, è che dopo questo libro davanti a un piatto di spaghetti non riuscirò più a pensare a loro due...


...ma a uno dei personaggi, che "si riempie la bocca di spaghetti e li succhia, facendoli scomparire come capelli nello scarico di una doccia"!

Reading Challenge 2025, traccia stagionale Crucipuzzle, autunno: giostra



martedì 4 novembre 2025

"Pineapple Street", Jenny Jackson

 

New York, quartiere di Brooklyn Heights, giorni nostri. Sasha ha 35 anni, un lavoro che ama e un marito, Cord, che ama ancora di più. Quello che Sasha non ama sono le sue due cognate e, in generale, la famiglia del marito. A dirla tutta lei potrebbe anche affezionarsi a loro, se non si sentisse sempre e costantemente respinta. Perché gli Stockton sono ricchi, immensamente ricchi. Così ricchi da far parte di quell'1% della popolazione mondiale che possiede quasi la metà della ricchezza globale totale. Ed è impossibile per loro considerare di famiglia qualcuno che non appartiene alla loro élite.

Parenti serpenti

Scritto nel 2023, è il romanzo di esordio di Jenny Jackson, vicepresidente e direttore editoriale della casa editrice newyorkese Knopf  (l'uscita del secondo, "The Shampoo Effect", è prevista negli Stati Uniti a giugno del prossimo anno).

Com'è facile intuire dal titolo, "Pineapple Street" ha il suo fulcro nella grande casa di famiglia, una lussuosa villa sul lungofiume che i genitori di Cord hanno voluto lasciare al figlio maschio per trasferirsi in un posto più adatto a due anziani, ma che non hanno mai smesso di considerare come loro, portando via soltanto vestiti e accessori, lasciandoci invece la quantità infinita di mobili e arredi acquistati o ereditati nel corso della vita. Tutto di grande valore, tutto intoccabile.

Soprattutto per Sasha, o CD (Cacciatrice di Dote), come la chiamano di nascosto le cognate, Darley e Georgiana.

Sono loro tre le protagoniste del romanzo, una storia che in principio mi ha creato non pochi malumori prendendola per una favoletta con personaggi ricchi e privilegiati inconsapevoli di esserlo.

Ma poi le vicende delle tre donne diventano il pretesto per puntare il dito proprio su quello che è il male peggiore del nostro povero mondo.

"La disuguaglianza di reddito è la questione più vergognosa dei nostri tempi. Sono preoccupato che i miei figli un giorno si guardino intorno rendendosi conto di vivere in un Paese che ha abbandonato ogni sorta di principio morale e che lascia che le persone muoiano di fame, mentre i ricchi godono di migliaia di agevolazioni fiscali."

Un messaggio che è bello trovare in un libro senza pretese.

"C’è una linea di demarcazione abbastanza netta tra la stabilità finanziaria e una ricchezza oscena." 

Reading Challenge 2025, traccia rebus di novembre: sedia e riccio


sabato 1 novembre 2025

Reading Challenge: tracce di novembre

           



Tracce generiche:
  • libri con una busta in copertina
  • libri cartacei che costa meno di 20€
    La festa delle brave ragazze, Shannon Hollinger (3 punti)

Traccia cascata di lettere:
  • Lupo: Il silenzio dell'amore, Clare Empson (3 punti)
  • Cupo: L'informatore, John Grisham (3 punti)

Traccia rebus:
  • Pineapple Street, Jenny Jackson (3 punti)

Traccia dadi: 18 - 40 - 66



I miei punti di novembre: 12