lunedì 11 gennaio 2021

"La treccia", Laetitia Colombani

 
Villaggio di Badlapur, Uttar Pradesh (India). Smita è la mamma di Lalita. Lalita ha solo sei anni e dalla madre erediterà la professione di scavenger che consiste nello svuotare a mano le latrine delle famiglie di chi è superiore a loro che sono dalit, intoccabili, gli ultimi degli ultimi.
Palermo. Giulia ha solo vent'anni, una sorella più grande e una più piccola, ma sarà lei a succedere al padre nella conduzione del laboratorio di famiglia che da generazioni produce parrucche fatte di capelli veri.
Montréal (Canada). Sarah ha il doppio degli anni di Giulia, tre figli, due matrimoni falliti, una brillante carriera di avvocato e ora ha anche il cancro.
Tre donne diverse e lontane quanto le loro nazioni, ma tre storie destinate a intrecciarsi...
 
Premessa per chi non dovesse conoscere "Il libraio": oltre a essere un sito, interessante come la sua newsletter, è anche una rivista edita da GSM, una pubblicazione gratuita (quindi non in vendita nelle edicole) trimestrale che si può ritirare nelle librerie indipendenti convenzionate, trovare occasionalmente in omaggio con alcune riviste (il Venerdì di Repubblica e Famiglia cristiana), richiedere a IBS inserendola nel carrello dell'ordine oppure ricevendola (sempre gratis) a casa sottoscrivendo l'abbonamento sul sito. Non è una rivista letteraria e non ha nulla a che vedere con "La lettura" del Corsera o "Tutto libri" de La stampa: credo che la definizione più calzante sia quella di catalogo perchè presenta semplicemente le nuove uscite divise per casa editrice, la maggior parte con un trafiletto che riporta la sinossi, in alcuni casi dedicando uno po' più spazio. Nulla di sorprendente, non per chi - come me - guarda ogni giorno la sezione novità su IBS (o altrove), ma vogliamo mettere il piacere di un cartaceo zeppo di copertine di libri, per di più gratuito? Ecco.

Pinzati all'interno di ogni numero della rivista ci sono i primi 2-3 capitoli di due libri e qui si spiega il perchè di questa mia premessa: nel 2018 ci avevo trovato i primi tre de "La treccia", un abbozzo di lettura che mi aveva pienamente convinta facendomi inserire il libro in wish list. Appena ho letto la traccia normale di gennaio della Reading Challenge - un libro ambientato in almeno tre posti diversi - ho subito pensato a quei tre capitoli. Li ho riletti, sono andata avanti, ovviamente ho finito il libro e... che delusione!!
 
Un romanzo che vuole essere un inno alla forza delle donne e che (per questo?) ha riscosso un grande quanto - per me - immeritato successo. L'intreccio delle tre vicende è sicuramente il suo punto di forza: particolare, ma non inverosimile. Ma il modo in cui sono state raccontate e sviluppate l'ho trovato di basso livello, non degno di un autore professionista.
 
Lo stile della Colombani è veramente scolastico, troppo semplice per essere messo in vendita. E tematiche così forti, dalla povertà ed emarginazione assolute di Smita alla malattia di Sarah, vanno trattate con più consapevolezza e maggiore profondità, non con luoghi comuni e metafore banali. Il personaggio dell'italiana, poi, è quello più inconsistente e improbabile.

E il ruolo di primo piano che le religioni hanno per buoni due terzi del libro non migliorano il giudizio di chi è ateo come me, soprattutto perchè vengono usate come risposta a problemi enormi che di certo non si risolvono con una donazione al sacro tempio o accendendo una candela in chiesa.

Reading Challenge 2021: questo testo risponde alla traccia normale di gennaio, "un libro ambientato in almeno tre luoghi diversi"