giovedì 2 novembre 2023

"Il caso Cianciulli. La Saponificatrice di Correggio", Maurizio Garuti

 

Si dice che per essere classificati come serial killer occorra ammazzare almeno tre persone.
Faustina Setti, Clementina Soavi e Virginia Cacioppo: questi sono i nomi delle tre vittime di questa storia, morte fra il dicembre 1939 e il novembre 1940.
Leonarda Cianciulli è, invece, il nome dell'assassina, passata alla storia non tanto per il numero delle persone che ha ucciso, ma per il modo in cui si sbarazzava dei corpi.

La Cianciulli è uno dei miei più vecchi ricordi: per qualche inspiegabile motivo, mia madre ne parlava piuttosto spesso a me e a mia sorella quando eravamo bambine. Essendo morta da venticinque anni non ho modo di chiederle perché cacchio lo facesse... Mia sorella, che ha cinque anni e mezzo più di me, non se lo ricorda, figurarsi io che ero ben più piccola!

Forse c'entrava il fatto che subito dopo l'arresto della moglie e del primogenito, Raffaele Pansardi si trasferì qui a Genova con i due figli minori, raggiunto in seguito anche da Giuseppe. E la famiglia, oggi interamente estinta, non lasciò più la mia città.

Comunque sia, quel che è certo è che - fra una madre che mi parlava di corpi trasformati in sapone quando avevo quattro o cinque anni e una sorella che mi leggeva Edgar Allan Poe quando ne avevo sette - devo congratularmi con me stessa per essere arrivata alla soglia dei 54 senza aver (ancora) fatto fuori qualcuno!

Questo per spiegare come l'uscita di questo libro (nel maggio scorso), grazie alle mie stravaganze familiari, mi abbia colpita; ancora di più trovarlo dopo un paio di mesi su Vinted a un prezzo bassissimo.

Per quanto sia orribile dirlo di fatti così macabri realmente accaduti, è stata una lettura piacevolissima e molto interessante. Maurizio Garuti, nato nel 1948 in provincia di Bologna, ha a
ll'attivo molti titoli fra romanzi, racconti, satire e testi teatrali e con questa prima lettura mi ha fatto senz'altro venire voglia di non fermarmi qui.

I fatti avvengono in piena epoca fascista, a Correggio, a cavallo dell'entrata in guerra dell'Italia, una Guerra Mondiale durante la quale la scomparsa di una persona poteva anche essere spiegata con un allontanamento volontario verso posti ritenuti più sicuri. Invece le sparizioni portavano tutte al terzo piano della casa all'11 di via Cavour...

Molto bravo Garuti che, dando al racconto la veste di romanzo (ma riportando "quasi alla lettera i dati emersi dalle indagini, dal processo e dalle numerose ricerche sul caso Cianciulli") e assegnando il ruolo di protagonista al commissario capo Federico Serrao, incaricato delle indagini dalla questura di Reggio Emilia, è riuscito a creare suspense pur raccontando fatti noti, con un finale degno di un ottimo thriller.


La Cianciulli non ricavò neppure una saponetta mignon dai corpi delle tre malcapitate: l'intenzione era quella, ma cannava le dosi di acqua e soda caustica!

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