"Chilcombe è una grande casa ricoperta di edera, con un’infinità di frontoni e camini che disegnano un profilo di linee spezzate, triangoli aguzzi alternati a gruppi di comignoli svettanti"
Dorset, marzo 1928. E' Cristabel Seagrave a vedere per prima il corpo della balena che nella notte ha trovato la morte sulla spiaggia nella tenuta della sua famiglia. Con una risolutezza inaspettata in una bambina di 12 anni, scrive a re Giorgio per rivendicare il possesso del cadavere, nonostante per legge tutto ciò che si arena sulle coste inglesi sia appannaggio della Corona.
"Che tristezza. Povera balena": mentre Flossie, la sorella minore, si dispiace per l'animale (l'unica a farlo), Cristabel immagina di trasformarne la carcassa in un teatro, dove lei e i suoi fratelli potranno mettere in scena le rappresentazioni che amano tanto.
Opera prima (scritta nel 2022) di Joanna Quinn, londinese di nascita (1976), ma cresciuta nel Dorset. Ed è il primo dei due volumi della saga dei Seagrave: leggerò sicuramente anche il secondo, perché l'ho già comprato e perché questo non ha finale, è un romanzo spezzato, senza neppure quel tipo di chiusura tipica dei libri appartenenti a serie, quella che - lasciando una o più porte aperte verso i seguiti - è pur sempre una conclusione della puntata, mentre in questo caso non proseguire equivarrebbe ad abbandonare una lettura a metà, cosa che non faccio mai.
Misero
Opera prima (scritta nel 2022) di Joanna Quinn, londinese di nascita (1976), ma cresciuta nel Dorset. Ed è il primo dei due volumi della saga dei Seagrave: leggerò sicuramente anche il secondo, perché l'ho già comprato e perché questo non ha finale, è un romanzo spezzato, senza neppure quel tipo di chiusura tipica dei libri appartenenti a serie, quella che - lasciando una o più porte aperte verso i seguiti - è pur sempre una conclusione della puntata, mentre in questo caso non proseguire equivarrebbe ad abbandonare una lettura a metà, cosa che non faccio mai.
E la lettura non è stata disastrosa, ma deludente a causa delle aspettative generate dall'affermazione di Alessia Gazzola riportata sulla fascetta del libro: "Orfani del Cazalet, è arrivata una nuova dipendenza"!
Di sicuro l'autrice si è molto ispirata alla pentalogia della Howard, ne ha ripreso ambientazione, tematiche, personaggi, ma tutto in versione ridotta, non c'è margine di confronto. Meno volumi, meno anni, meno personaggi. Ma soprattutto meno spessore.
Questa prima parte racconta ventidue anni della famiglia Seagrave, dal 1919 al 1941 (andando anche a ritroso per ricostruire il passato del padre di Cristabel). Si va, quindi, da quando la Prima Guerra Mondiale è appena finita a quando la Seconda è appena iniziata e qui, con il coinvolgimento diretto di un personaggio, ci sono un paio di capitoli più profondi, ma di incisivo c'è davvero poco.
Questo è un esempio di come pesanti eventi storici siano stati liquidati dall'autrice con una frase buttata lì con troppa superficialità.
Questa prima parte racconta ventidue anni della famiglia Seagrave, dal 1919 al 1941 (andando anche a ritroso per ricostruire il passato del padre di Cristabel). Si va, quindi, da quando la Prima Guerra Mondiale è appena finita a quando la Seconda è appena iniziata e qui, con il coinvolgimento diretto di un personaggio, ci sono un paio di capitoli più profondi, ma di incisivo c'è davvero poco.
"Digby è sconvolto per la caduta della Francia, come tutti noi, del resto"
Questo è un esempio di come pesanti eventi storici siano stati liquidati dall'autrice con una frase buttata lì con troppa superficialità.
Anche il modo in cui vengono raccontate le vicende dei personaggi non avvince né convince riducendosi a un elenco di date e di fatti, non sempre rilevanti, con grossi salti temporali che lasciano uno sgradevole senso di mancanza e di frettolosità.
La Quinn fa anche un tentativo per rendere Cristabel simile alla Polly dei Cazalet, facendole osservare come nei libri tutti i ruoli interessanti siano riservati ai maschi, mentre "le femmine sono mogli tristi, domestiche tristi, donne belle e tristi che causano guerre", ma senza poi andare oltre.
E Cristabel è una bambina a cui piacciono i pescatori, i guardiacaccia e i macellai, che si trastulla con una lumaca morta in mano e che conserva il cranio di un gabbiano sotto al letto.
Il libro è un festival di animali morti, uccisi nelle battute di caccia, impagliati, mangiati e indossati, più la balena spiaggiata, che è soltanto un pretesto per rendere stravagante una storia altrimenti banale.