"Ceramica, lacca Urushi, foglia d’oro, filamento d’oro, costola di artiodattilo, legno e vetro"
E' questa la didascalia che descrive l'opera esposta alla Tate Modern durante la mostra Sculpture and Nature, una delle poche sculture - sette in tutto - realizzate da Vanessa Chapman, rinomata pittrice stroncata dal cancro cinque anni prima.
Donna dotata di grande talento e di scarsa simpatia, aveva stupito l'ambiente artistico lasciando tutti i suoi lavori e i suoi scritti alla fondazione Fairburn, creata da Douglas Lennox, che era stato il suo gallerista fino a quando due anni di battaglia in tribunale avevano chiuso malamente il sodalizio.
Successivamente anche Lennox era morto e il figlio aveva ereditato la fondazione, ma è sul suo curatore, James Backer, che gli organizzatori della mostra si rifanno quando, dopo averla visitata, l'antropologo forense Benjamin Jefferies li informa che la costola presente nell'opera non è di un artiodattilo, ma è umana.
Fluttuante
La storia si svolge in un anno recente, non ci sono i soliti capitoli che alternano il presente al passato, ma quest'ultimo viene ricostruito grazie ai flashback dei personaggi e alla lettura di alcune lettere.
La macchina narrativa funziona molto bene, con gli ingranaggi ben collocati e che girano nel modo giusto.
Ma è l'ambientazione a fare la differenza: Vanessa Chapman nel 1997 aveva comprato l'intera piccola isola di Erin, lungo la costa occidentale della Scozia, che ospita un'unica casa e che è collegata alla terraferma solo durante le ore di bassa marea. Un'isola immaginaria e la Hawkins ha raccontato al "The Guardian" come ha avuto questa ispirazione, una scelta felice, attorno alla quale ha palesemente costruito tutta la trama.
L'atmosfera di Erin - isolata (ma non totalmente), cupa (ma anche radiosa, in base alle condizioni meteorologiche), protettiva (o mortalmente pericolosa) - è perfetta per un thriller e sfruttare un'isola, le maree e le tempeste non ha nulla di originale (basti pensare ai romanzi di Tremayne, in particolare a "La gemella silenziosa"), ma sono contesti che mi piacciono e la storia è sufficientemente particolare dal non costituire un "già letto" nonostante le similitudini ambientali.
Reading Challenge 2025, traccia dadi di aprile: 30
