lunedì 12 settembre 2016

"Sarai per sempre mia amica", M.O. Walsh


Ad agosto un'amica ha postato su FB l'immagine di copertina di questo libro, senza scrivere nulla, e io, senza chiederele nulla, l'ho preso. Questo dopo aver letto la trama: pensavo fosse un giallo, un thriller... La storia di una quindicenne stuprata nel suo tranquillo quartiere a Baton Rouge, città dove sono ambientati anche diversi romanzi di Grisham ed è stato anche questo ad attrarmi.

Il libro mi è piaciuto sì e no. Non è un giallo, non è un thriller. Lo strupro devasta la ragazzina, stravolge il quartiere, ed è proprio un suo vicino di casa, all'epoca dei fatti quattordicenne, a raccontare la vicenda una ventina d'anni dopo. Ci sono dei sospettati, anche lui, ma il libro non è la storia dell'indagine, che sembra quasi non esserci stata.

E' la storia del ragazzino, della sua famiglia, quasi di ogni singolo abitante del quartiere, raccontati da lui che è innamorato della ragazzina, che quindi ha un ruolo primario, non solo per lo stupro.

La prima metà mi è piaciuta tanto perchè mi invogliava alla lettura. Quando poi ho capito che non stavo leggendo una storia alla CSI, ho cominciato ad avvertire una certa pesantezza per i temi ricorrenti. Del tipo: "E basta, abbiamo capito!!". Nel finale il mio interesse si è risvegliato perchè vengono ripresi i fili e la storia si chiarisce e si completa.

Sicuramente lo avrei apprezzato di più se fossi partita con la consapevolezza di leggere un libro di narrativa e non un giallo: in quest'ottica lo consiglio sicuramente.