mercoledì 7 giugno 2023

"L'amica sbagliata", Cass Green


Londra, giugno di un anno non precisato. Hester ha 62 anni e un solo affetto nella vita, Bertie, il suo cagnolino. Le manca il suo lavoro, da quando l'hanno costretta ad andare in pensione le giornate sono lunghe e difficili da riempire. Invece Terry, il marito morto quindici anni prima, non le manca affatto. E poi c'è Melissa, la sua giovane vicina di casa. O, per meglio dire, ci sarebbe. Nei primi anni, dopo che Melissa era andata a vivere nella casa di fianco alla sua con il marito e la loro bambina, tutto era stato splendido: loro due erano grandi amiche, passavano tanto tempo insieme e lei era ben felice di aiutare la giovane madre occupandosi di Tilly, permettendole così di riposare. Poi tutto era cambiato, Tilly era cresciuta e Melissa sembrava quasi prendere le distanze da lei. Ad esempio oggi Hester ha capito che Melissa ha in programma di dare una festa, sbirciando dalla finestra ha visto una quantità di bottiglie che possono tradursi solo nella previsione di molti invitati. Fra i quali lei non c'è. Ma Melissa non può continuare a ignorarla così: andrà alla festa e torneranno a essere unite come prima.

Cass Green (vero nome Caroline) è un'autrice inglese con all'attivo numerosi libri per ragazzi. "L'amica sbagliata", scritto nel 2016, è stato il suo primo thriller e purtroppo l'unico tradotto in italiano. Su Amazon UK ne ho visti altri cinque che avrei letto volentieri.
Non che questo sia un capolavoro, soprattutto non spicca per l'originalità ricalcando per stile, ambientazione, tipologia dei personaggi e dinamiche gli elementi comuni dei thriller psicologici inglesi che fino a pochi anni fa davano l'impressione di leggere libri tutti uguali.
Ma sono meccanismi che - se piace il genere - funzionano.

La storia alterna i capitoli delle due protagoniste, con Hester narratrice in prima persona, mentre con Melissa viene usata la terza. Questo porta spesso a leggere uno stesso episodio raccontato da due punti di vista che sono diametralmente opposti, con Hester convinta che Melissa la consideri un'amica e che sia in attesa di un pretesto per riavvicinarsi a lei e Melissa esasperata dalle continue intromissioni di questa donna così invadente da aspettarsi che lei e Mark le propongano di unirsi a loro durante le vacanze!

Una situazione estrema, ma porta a riflettere: siamo davvero sicuri di conoscere quale opinione hanno di noi gli altri? E, viceversa, è mai possibile che certe persone non si rendano conto che se non le cerchiamo mai è perché non ci interessano e non vogliamo sprecare il nostro poco tempo per loro?

Un personaggio come Hester, con la sua intollerabile invasione della privacy, ha irritato anche me - semplice lettrice - ma è proprio la sua presunzione a incollare alle pagine, il voler sapere cosa combinerà ancora e basta a rendere particolare questo thriller che altrimenti sarebbe stato un po' troppo prevedibile.

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