Decima avventura del senatore Publio Aurelio Stazio: come sempre ho amato il modo di scrivere dell'autrice e l'attendibilità del contesto storico, ma questo romanzo l'ho trovato meno avvincente rispetto a tutti gli altri.
E' proprio la trama gialla ad essere un po' carente: un gran groviglio fra le parentele delle parti in causa che crea il classico "tanto fumo, poco arrosto", ma comunque una lettura piacevole.