La traccia annuale della Reading Challenge "un libro di un autore che ti ha deluso e a cui vuoi dare una seconda possibilità" mi ha dato la giusta spinta per riprendere in mano Kanae Minato tre mesi dopo aver letto "Confessioni".
Con "Veleno" l'esperienza di lettura è stata leggermente migliore (ma non abbastanza da farmi mantenere il nome dell'autrice in wish list), principalmente perché trattandosi di una raccolta di sei racconti (pubblicata nel 2016) ho potuto intervallarli con altre letture avvertendo meno quel senso di oppressione che lo stile della Minato anche questa volta mi ha trasmesso.
Il giallo è soprattutto in copertina
Con "Veleno" l'esperienza di lettura è stata leggermente migliore (ma non abbastanza da farmi mantenere il nome dell'autrice in wish list), principalmente perché trattandosi di una raccolta di sei racconti (pubblicata nel 2016) ho potuto intervallarli con altre letture avvertendo meno quel senso di oppressione che lo stile della Minato anche questa volta mi ha trasmesso.
"My Dearest"
Toshiko racconta a un poliziotto di non sapere perché sua sorella Arisa quella sera era uscita, di non essersi neppure accorta che non era in casa. E di come, proprio quando era scesa al piano terra mettendosi a cercarla, fosse arrivata la funesta telefonata della polizia.
"Best Friends"
Dopo anni di partecipazione a concorsi per sceneggiatori televisivi, un lavoro di Suzuka finalmente arriva fra i tre finalisti, ma a vincere è l'altra donna del terzetto, Mamiuda. Suzuka riuscirà a superare lo smacco o si farà trascinare dall'odio e dall'invidia?
"La colpevole"
Yukina va a parlare con l'investigatore che si occupa di un caso di accoltellamento per raccontargli cosa avvenne quando lei aveva dieci anni e il sospettato cinque.
"Una brava persona"
Asumi è stata cresciuta dalla madre con un imperativo: essere gentile, sempre, con chiunque. E lei lo è sempre stata, ma adesso le viene imputato l'omicidio di un collega. Possibile che Asumi non sia una brava persona, ma un demone, come sostiene la madre del ragazzo morto?
Asumi è stata cresciuta dalla madre con un imperativo: essere gentile, sempre, con chiunque. E lei lo è sempre stata, ma adesso le viene imputato l'omicidio di un collega. Possibile che Asumi non sia una brava persona, ma un demone, come sostiene la madre del ragazzo morto?
"Poison Daughter"
L'invito a una riunione di ex studenti porta Yumika, attrice affermata, a rivangare il rapporto fra lei e la madre, a suo dire tossico.
"Holy Mother"
Racconto che è il seguito di quello precedente. Attraverso un incontro fra Yumika e Riho - migliori amiche da bambine e da adolescenti - il rapporto madre-figlia viene descritto da un altro punto di vista.
Sei protagoniste, e altri personaggi nella quasi totalità femminili, che raccontano le loro storie al centro delle quali ci sono rapporti complessi fra madri e figlie, tutti condizionati da intromissioni intollerabili che spesso sfociano in vere e proprie oppressioni.
Con nessuna ho sperimentato la "totale immedesimazione con le narratrici" di cui parla Eleonora Ala nella sua bella postfazione, nella quale spiega (anche) le questioni al centro della battaglie femministe in Giappone, il tipo di educazione riservata alle donne, gli ostacoli subiti da chi vorrebbe proseguire negli studi, le difficoltà nel fare carriera, eccetera, barriere che mirano a limitare il ruolo delle donne nella società a quelli di moglie e madre.
In pratica quello che molti vorrebbero anche per noi italiane!
"Holy Mother"
Racconto che è il seguito di quello precedente. Attraverso un incontro fra Yumika e Riho - migliori amiche da bambine e da adolescenti - il rapporto madre-figlia viene descritto da un altro punto di vista.
Sei protagoniste, e altri personaggi nella quasi totalità femminili, che raccontano le loro storie al centro delle quali ci sono rapporti complessi fra madri e figlie, tutti condizionati da intromissioni intollerabili che spesso sfociano in vere e proprie oppressioni.
Con nessuna ho sperimentato la "totale immedesimazione con le narratrici" di cui parla Eleonora Ala nella sua bella postfazione, nella quale spiega (anche) le questioni al centro della battaglie femministe in Giappone, il tipo di educazione riservata alle donne, gli ostacoli subiti da chi vorrebbe proseguire negli studi, le difficoltà nel fare carriera, eccetera, barriere che mirano a limitare il ruolo delle donne nella società a quelli di moglie e madre.
In pratica quello che molti vorrebbero anche per noi italiane!
Reading Challenge 2025, traccia annale Detto, fatto... letto: un libro di un autore che ti ha deluso e a cui vuoi dare un'altra possibilità