sabato 4 ottobre 2025

"La curva dell'oblio", Gian Andrea Cerone

 

Milano, inizio gennaio 2023. Il cadavere di un uomo di 46 anni, Massimo Fabiani, viene ritrovato in una mansarda. Chi lo ha ucciso si è preso tutto il tempo necessario per dissanguarlo a poco a poco posandogli poi sul torace una piccola cornice intagliata con dentro la fotografia in bianco e nero di una rosa. Un dettaglio che porta il commissario Mandelli a sospettare che possa trattarsi della firma di un assassino seriale. Infatti di lì a breve viene trovata la seconda vittima, un uomo privo di documenti ucciso con sedici colpi di bisturi e con la stessa fotografia adagiata sul corpo.
E proprio quando la squadra riesce a risalire all'identità del morto, il nuovo questore Pinduccio si trova costretto a mandare Mandelli e Casalegno in Val di Fassa: il cancro ha rosicchiato quasi del tutto l'aspettativa di vita dell'ex senatore Giosuè Roner-Alpago che vuole andarsene sapendo la verità sulla morte di Elias, il suo unico figlio maschio, risalente al dicembre 2014, un caso archiviato come caduta accidentale, responso che non lo ha mai convinto.

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La curva dell'oblio è frutto dello studio di uno psicologo tedesco, Hermann Ebbighaus, che alla fine del XIX secolo evidenziò il ritmo esponenziale con cui la memoria tende a dimenticare le informazioni, la maggior parte nelle prime ore, poi più lentamente man mano che il tempo passa.

Un fattore che deve essere tenuto in grande considerazione dagli investigatori, naturalmente da quelli reali, ma anche da chi le storie gialle se le inventa.

Pubblicato a giugno di quest'anno, il romanzo è la quarta puntata della serie del commissario Mandelli (dopo "Le notti senza sonno", "Il trattamento del silenzio" e "Le conseguenze del male") e, con le sue 384 pagine, è nettamente il più breve dei quattro.

Questa volta Cerone non è caduto nei suoi soliti eccessi limitandosi a due linee narrative parallele che si sviluppano in tredici giorni e che portano entrambe a dei cold case ♥
L'autore è riuscito a mantenere alto il mio livello di coinvolgimento anche nelle parti relative alle indagini trentine nonostante la presenza di dettagli riconducibili a leggende di fate, streghe e altro che, insieme all'ambientazione montana, rimandano decisamente ai libri di Ilaria Tuti.

Per fortuna Mario Mandelli è più giovane di Teresa Battaglia e gode di ottima salute, cosa che mi fa sperare in tanti altri libri per questa serie che meriterebbe una fama maggiore di quella che ha.

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