Premessa: sono lenta a leggere e mi ci dedico meno di quanto vorrei, ma non ci ho messo più di due mesi (data ultimo post libri) per leggere questo libro! E' solo che dopo aver finito quello precedente sono andata in stallo, cosa che mi capita abbastanza spesso fra un libro e l'altro. Il più delle volte impiego tre quarti del tempo per leggere la prima parte, poi - se mi prende - vado spedita.
Detto questo...
Ottavo romanzo (romanzetto) della saga I love shopping: brutto! Certo sapevo cosa stavo leggendo, ma è riuscito lo stesso a deludere le mie aspettative perchè anche nel genere chick lit ci sono libri che meritano e altri davvero insulsi. E la Kinsella all'inizio era davvero brava nel suo genere, direi la migliore...
Ma la storia ambientata a Hollywood è davvero stupida. Becky segue il solito cliché, sempre frivola e superficiale, per dare una sistemata alla sua scala di valori negli ultimi due capitoli. Le sue situazioni non sono mai comuni (per fortuna), ma in questo libro sono tutte esagerate, assurde.
Poi qua e là scappa la risata, ma spero tanto che la Kinsella si fermi perchè non ha più niente di buono da scrivere legato a I love shopping!
Però non lo ha ancora fatto, quest'anno è uscito il nono libro, "I love shopping a Las Vegas", che mi metto subito a leggere perchè il finale di Hollywood non è un finale, ma rimanda alla storia successiva, ma soprattutto perchè se non lo faccio subito dubito che mi tornerà mai la voglia di farlo!