martedì 26 settembre 2017

"La soavissima discordia dell'amore", Stefania Bertola


Quando un libro mi piace tanto, dopo averlo finito fatico sempre un po' prima di riuscire a iniziarne un altro e così è stato anche questa volta dopo Harry Quebert.

Volevo qualcosa di molto diverso e molto leggero, così ho pescato questo "romanzetto" di Stefania Bertola che stazionava da qualche anno nella mia libreria. 
Di lei ho letto tutti quelli precedenti, mi piace sia come scrittrice che come traduttrice; andando in ordine cronologico toccava a questo, ma non mi ispirava la trama.

Un gruppo di amici 32enni, ex compagni di liceo, si ritrovano per un progetto teatrale amatoriale. E' solo il pretesto dell'autrice per raccontarci le vite sentimentali, tutte problematiche, di Agnese, Emilia, Margherita e Tancredi, a cui si aggiungono la 28enne Teresa, il regista Rocco e altri personaggi, più o meno rilevanti.

La Bertola è brava a tratteggiare anche quelli minori e poi amo la comicità torinese, la mia preferita dopo quella genovese.

Si perde un po' nel finale, in linea con il resto, ma esageratamente sciocco.
E' comunque un libro divertente, bizzarro, a tratti delirante, che in alcuni punti mi ha fatto scoppiare a ridere in negozio e in treno in maniera imbarazzante e non c'è nulla di negativo in tutto ciò.


Reading Challenge 2017: questo testo non risponde a nessun requisito.