Analoga situazione del libro della Bertola: Grisham è un altro
scrittore di cui ho letto tutto procedendo in ordine cronologico fino a
questo "Calico Joe", di cui non mi attirava la trama. O
meglio, mi frenava il fatto che la storia ruotasse attorno al baseball,
che per me è uno sport noiosissimo.
Temevo di trovarmi di fronte a cronache dettagliate, termini tecnici e alla valanga di statistiche tipica degli sport americani (e del baseball in particolare), che avevo già sperimentato ne "L'allentatore" e ne "Il professionista", dove però lo sport di cui si parla è il football americano, che conosco e che mi piace.
E, infatti, anche in "Calico Joe" fra statistiche, tecnicismi, cronache, ecc, c'è da perdersi!
Temevo di trovarmi di fronte a cronache dettagliate, termini tecnici e alla valanga di statistiche tipica degli sport americani (e del baseball in particolare), che avevo già sperimentato ne "L'allentatore" e ne "Il professionista", dove però lo sport di cui si parla è il football americano, che conosco e che mi piace.
E, infatti, anche in "Calico Joe" fra statistiche, tecnicismi, cronache, ecc, c'è da perdersi!
Nonostante
ciò, il libro mi è piaciuto e tanto! Sicuramente ha contribuito il mio
essere tifosissima della Samp: il calcio non è il baseball, ma ho ben
presente come sono i giocatori cattivi e di "bimbi d'oro" ne ho visti
parecchi, alcuni dei quali anche scoppiare come una bolla di sapone...
Il romanzo si sviluppa su due livelli temporali.
Agosto 1973: partita fra i Mets di New York e i Cubs di Chicago, due giocatori si fronteggiano.
Warren,
mediocre lanciatore 35enne ormai a fine carriera, e Joe, battitore
21anne che, appena approdato al baseball di alto livello, ha subito
cominciato a frantumare record considerati imbattibili.
Succederà qualcosa...
Paul,
la voce narrante, nel 1973 ha 11 anni. Warren è suo padre, un padre
assente, violento, che tradisce la moglie, picchia e mal sopporta Paul e
sua sorella.
Joe è il suo idolo.
Trent'anni
dopo Paul viene a sapere dall'ultima (la quinta) moglie di suo padre
che Warren ha il cancro e gli resta poco da vivere.
Decide così di fare qualcosa, o meglio, di provare a far fare qualcosa a suo padre.
Un
libro drammatico, Grisham scrive così bene da farmi digerire anche
tutte quelle statistiche, ma - soprattutto dopo aver letto le tante recensioni
negative in rete - penso che possa essere apprezzato solo da chi è
tifoso di "qualcosa". Non per forza di baseball, ma "Calico Joe" è
principalmente una storia di sport e se non si è fra quegli imbecilli
che si esaltano o si disperano dietro a una sfera (pallone o pallina che
sia) non credo che la si possa capire davvero.
In
fondo al libro c'è l'appendice intitolata "Un gioco semplicissimo":
spiega il gioco del baseball e consiglio di leggerla subito, davvero
non capisco la scelta di non metterla all'inizio.
Reading Challenge 2017: questo testo non risponde a nessun requisito.