mercoledì 23 luglio 2025

"Il vento conosce il mio nome", Isabel Allende

 

Samuel ha solo sei anni quando la madre lo mette su un treno separandosi da lui per mandarlo in Inghilterra. E' il novembre del 1938 e l'Austria è diventata un pericolo per loro che sono ebrei.
Leticia ne ha solo sette quando entra negli Stati Uniti aggrappata alle spalle del padre attraversando di notte il Rio Grande. E' il gennaio 1982 e il mese prima tutte le persone del loro villaggio in El Salvador sono state massacrate.
Anche Anita ha solo sette anni quando si ritrova da sola negli Stati Uniti, in un centro di accoglienza al confine con il Messico. E' il dicembre 2019 ed è stata separata dalla madre a causa delle nuove politiche anti immigrazione americane.
Tre bambini costretti a scappare per salvarsi, terrorizzati, senza risposte, ma anche senza domande perché sono ancora troppo piccoli per capire i meccanismi dell'odio razziale.

Lacerante

Scritto nel 2023 è, al momento, il penultimo romanzo dell'autrice, un altro lavoro perfetto, con molta sostanza, dove i personaggi di finzione vivono fatti reali accaduti a molti anni di distanza fra loro e in continenti diversi. Un libro così bello da non farmi pesare neppure le sfumature di realismo magico presenti.

Si parte dalla sera del 9 novembre 1938: quella che passerà alla storia come la Notte dei Cristalli, quando i nazisti austriaci - con il pretesto dell'uccisione di un diplomatico tedesco 
avvenuta a Parigi per mano di un ebreo polacco - misero in atto un porta a porta per vandalizzare e distruggere le proprietà degli ebrei, massacrandoli e imprigionandoli.
Quando si parla di nazismo si pensa immediatamente alla Germania, dimenticando - a torto - l'Austria (una buona lettura in merito è il breve saggio di Eric Vuillard, "L'ordine del giorno").

Come d'abitudine la Allende inserisce nel romanzo persone realmente esistite, come l'olandese Geertruida Wijsmuller-Meijer, che grazie al Kindertransport salvò più di diecimila bambini ebrei.

Qualcuno dei loro discendenti starà facendo qualcosa per salvare i bambini palestinesi?

Il secondo orrore descritto è quello del
 massacro di El Mozete, avvenuto il 10 dicembre del 1981.

"Molti anni dopo, Leticia si ripropose di scoprire tutto il possibile su quel terribile dicembre del 1981 che aveva cambiato il corso della sua vita. Ci sarebbe voluto più di un decennio perché la verità iniziasse lentamente a emergere, visto che né al governo del Salvador né a 
quello degli Stati Uniti conveniva che si conoscessero i dettagli di ciò che era accaduto a El Mozote e in altri villaggi della zona. Negarono il massacro, vietarono le indagini e garantirono l’impunità agli assassini. Si era trattato di un’orgia di sangue perpetrata durante un’operazione di militari addestrati dalla Cia nella famigerata Escuela de las Américas a Panama, per combattere i rivoltosi del Frente Farabundo Martí. L’ingerenza degli americani, in difesa dei loro interessi politici ed economici, agevolò la sanguinosa repressione che vi fu nel paese per anni."

E si arriva ai giorni nostri e alla crudeltà messa in atto da Trump lungo il confine con il Messico, una politica approvata da molti (non solo negli USA). E lo hanno anche rieletto.

"Separare i bambini dai genitori è orribile, è una cosa assolutamente antiamericana.”
“Si sbaglia, è più americana di quel che pensa. Agli schiavi strappavano i figli per venderli. Alle tribù americane venivano sottratti i bambini perché fossero ‘civilizzati’ in orribili orfanotrofi gestiti dallo stato. Migliaia di questi bambini morirono di malattie contagiose o per denutrizione, e non ci sono nemmeno le tombe con i loro nomi.”
“Ha ragione. Qui i bambini sono sacri solo quando sono bianchi.

Molto comodo essere miopi su quanto gli Stati Uniti siano responsabili di certe realtà nel Centro e Sud America.

Gli americani hanno causato gran parte del disastro di quei paesi. Per far fuori i movimenti di sinistra, hanno armato, indottrinato e addestrato i militari e finanziato la repressione. La giustificazione era esportare la democrazia, ma abbiamo fatto esattamente il contrario: abbiamo rovesciato democrazie e imposto dittature brutali per difendere gli interessi commerciali delle aziende americane.

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