domenica 17 agosto 2025

"Il dilemma", B.A. Paris

 

Sobborgo alla periferia di Londra, sabato 8 giugno di un anno non precisato. Finalmente il grande giorno di Livia è arrivato, quello della festa per i suoi quarant'anni! Una festa a cui pensa da più di venti - sognandola, immaginandola e programmandola - che andrà a compensare quella che non ha potuto avere per il suo matrimonio perché aveva soltanto 17 anni ed era incinta. I genitori, rabbiosi, le avevano concesso solo un cerimonia breve e anonima, ma adesso avrà tutto, un vestito meraviglioso, un centinaio di invitati, un banchetto da favola e i suoi affetti più cari accanto. A eccezione di Marnie, la sua secondogenita, bloccata ad Hong Kong, dove studia da nove mesi. Una mancanza che le avrebbe rovinato la giornata se sei settimane prima non avesse scoperto qualcosa di brutto che riguarda Marnie, qualcosa che non ha ancora avuto il coraggio di raccontare a suo marito.
Adam vive per quella ragazza e sarà lei il più bel regalo che farà a sua moglie: Livia non lo sa, ma Marnie è riuscita a incastrare gli esami ritagliandosi i quattro giorni che le permetteranno di volare fino a Londra arrivando proprio nel pieno della festa.

Familiare

Può definirsi thriller un libro dove non avviene nessun crimine e dove non ci sono indagini?
Se basta la suspense per definirlo tale allora sì perché ne "Il dilemma" la tensione si avverte subito e non abbandona mai il lettore, se non nell'epilogo (che - non solo per questo motivo - sembra un'appendice estranea al romanzo).

Scritto nel 2020, è il quinto romanzo pubblicato dalla Paris, pseudonimo di Bernadette MacDougall, autrice inglese classe 1958. 

Era passato parecchio tempo da quando avevo letto i tre precedenti titoli tradotti in italiano (uno ce lo siamo perso): otto anni da "La coppia perfetta" (che non mi aveva convinta) e cinque da "La moglie imperfetta" (nettamente il migliore dei tre) e "Non dimenticare" (deludente). 

E cinque anni mi sono sembrati un buon intervallo per soddisfare la traccia della Challenge che prevedeva la lettura di un libro di cui si rimanda da troppo tempo la lettura.

"Il dilemma" meritava di essere letto prima. E' un drammone familiare (non riesco proprio a definirlo thriller) che si svolge nell'arco di ventiquattro ore scarse, con i capitoli che alternano le due voci narranti, quelle di Adam e di Livia, raccontando quello che sta succedendo nel presente, ma ricostruendo anche il passato: l'inizio della storia fra i due, qualche ricordo dei ventitré anni insieme e il passato più recente (e più importante).

Anche questa volta i personaggi della Paris mi hanno provocato molti nervosismi con i loro comportamenti e le loro reazioni così diversi da quelli che avrei avuto io. E se certe situazioni bisogna viverle prima di sapere cosa faremmo, è però vero che se ci conosciamo sappiamo cosa saremmo capaci di fare o di non fare. E fingere che sia tutto a posto è appena appena lontano da ciò che caratterialmente sono in grado di fare...

La fiction dà modo alla Paris di esagerare, portando certe situazioni all'estremo, ma è riuscita a trasmettere al lettore l'inferno delle quattordici ore vissute dalla coppia. Cadendo in quell'epilogo troppo semplice e rilassato, troppo diverso da tutto resto.

Reading Challenge 2025, traccia annuale Detto, fatto, letto: un libro di almeno 300 pagine di cui rimandi la lettura da troppo tempo