Dopo "Titanic. La vera storia" ho deciso di rimanere a bordo del transatlantico con questo romanzo pubblicato in occasione del centenario dall'affondamento, dove persone ed episodi reali si mescolano alla storia di pura fantasia che ha come protagonista Tess, giovane servetta normanna, che all'ultimo momento riesce ad imbarcarsi sul Titanic al seguito della realmente esistita Lady Lucile Duff Gordon, dispotica e capricciosa stilista inglese.
Tutto ciò avviene nel primo capitolo, mentre nel secondo viene liquidato il "dettaglio" dell'affondamento, il tutto, ovviamente, in modo molto veloce e sbrigativo perchè il romanzo si concentra su ciò che accadde ai sopravvissuti dopo lo sbarco a New York.
Quando ho scritto che avrei voluto leggere un testo incentrato sull'inchiesta successiva alla tragedia non pensavo certo a questo: vorrei qualcosa di non fiction, che tratti sia l'inchiesta statunitense che quella inglese.
Qua si parla solo della prima, che viene usata dall'autrice per narrare alcuni dei fatti realmente accaduti e che già avevo letto nel libro di Walter Lord. Ritroviamo, ad esempio, il telegrafista Harold Bride: Lord ci aveva raccontato in tempo reale quello che fece Bride mentre la nave stava affondando e come si comportò in seguito sulla scialuppa dove era salito; la Alcott ci dice le stesse cose, ma facendole raccontare da Bride in risposta alle domande che gli vennero poste dalla commisione d'inchiesta, presieduta dal senatore William Alden Smith.
Un sistema orginale, che ho apprezzato, nonostante stilisticamente ci sia proprio un oceano di distanza fra le capacità della Alcott e quelle di Lord e avendo letto i due libri in successione il dislivello che emerge è quasi imbarazzante.
Ma l'aspetto peggiore è la parte romanzata che riguarda la protagonista, per l'inverosimilità dei suoi atteggiamenti (a dir poco improbabili all'epoca) e dei rapporti che l'autrice le fa instaurare (per altro nell'arco di pochissimi giorni) anche con personaggi realmente esistiti (vedi Lady Duff Gordon) passati alla storia per la loro superbia o peggio.
Ridicola la parte romantica con il marinaio Jim, una copia sbiadita del Jack del film.
Pessimo lo sviluppo attorno ai segreti del titolo, manca un climax degno di questo nome e quando si arriva al culmine in realtà non c'è nulla perchè si sapeva già tutto.
Evitabile l'inserimento della manifestazione delle suffraggette, immagino che l'intento fosse quello di sottolineare i cambiamenti in atto in quel periodo, ma buttare lì un tema così importante in maniera davvero tanto superficiale l'ho trovato proprio inutile.
Non mi aspettavo molto da questo libro, ma è riuscito a deludermi ugualmente.
Reading Challenge 2018: questo testo risponde al requisito "un libro che costa meno di 10€" (numero 12 indizi difficili).