Torino e Chivasso, giorni nostri. In meno di dodici ore due omicidi a una trentina di km di distanza. In periferia un pensionato viene ucciso a sprangate all'interno della sua casa. Nel capoluogo un motociclista spara a un imprenditore edile fermo in macchina a un semaforo.
Il primo era stato ricoverato all'ospedale di Chivasso e per questo nella sua agenda viene ritrovato il numero di cellulare di Francesca Gariglio, medico della struttura.
All'omicidio del secondo assiste casualmente Camilla Baudino.
Francesca e Camilla sono vicine di casa, nonchè amiche.
Un bel giallo rovinato dalle troppe coincidenze e da un paio di dichiarati colpi di fortuna. Rovinato per modo di dire perchè la Oggero ha un modo di scrivere colto, scorrevole e sboccato che adoro. Anche questa volta sono stata subito catturata dalla storia che, grazie anche ai brevissimi capitoli di due, quattro pagine al massimo, scorre via che è un piacere.
Il giallo ha un suo epilogo logico, i famosi tasselli alla fine si incastrano tutti, però troppi dettagli sono frutto di clamorose combinazioni che non sarebbero credibili nemmeno se Torino e provincia fossero un paesino di cinquecento anime...
E poi questa attrazione fra Camilla e Gaetano che non va da nessuna parte: capisco che per esigenza di copione (per chi non lo sapesse sono i protagonisti della fiction "Provaci ancora prof") sia necessario mantenere nel cast lei, lui e il marito di lei, ma nella vita non funziona così.
Ultimo appunto: di norma i (bellissimi) titoli della Oggero sono riconducibili a un'unica frase all'interno del libro, mentre questa volta troviamo ben sei colpi all'altezza del cuore, cosa che ne impoverisce il senso.
Reading Challenge 2019: collegamento a cascata con la traccia
di marzo. Lo collego a "La fattoria dei malfattori" perchè entrambi i libri hanno la copertina prevalentemente verde
Guest star: Gippi