sabato 8 dicembre 2018

"Quasi quasi mi passa la voglia", Elisabet Benavent


Come raschiare il fondo del barile. Voglio sperare che l'editore abbia imposto alla Benavent l'uscita di "qualcosa" da pubblicare a tutti i costi e che il risultato sia stato questa specie di romanzo/diario.
Peccato. Aveva a disposizione una protagonista e tre coprotagoniste appena trentenni su cui aveva scritto non uno, ma ben quattro libri che coprivano appena un anno temporale. Volendo avrebbe potuto scriverne molti altri, anche perchè nell'ultimo romanzo della serie tutte e quattro si trovavano a un punto di svolta delle loro vite, a un passaggio dalla vita da ragazze a quella da vere adulte, quindi con un'infinità di scenari possibili... e invece no.

Ritroviamo Valeria, Lola, Carmen e Nerea, perchè il libro è diviso in quattro parti dove ognuna di loro racconta in prima persona le proprie passioni (tutte futili: moda, musica, film, idea di serata romantica, ecc), ok, però - forse anche per il mio essere fuori target rispetto a questo genere di letture - ho trovato questo volume solo una furbata commerciale.

Alla fine c'è anche un racconto erotico firmato Valeria, poco avvincente e poco convincente. 

L'unico punto apprezzabile, ma del tutto inutile ai fini di una buona lettura, è il collegamento che viene fatto fra i quattro libri della serie e questo: quell'agenda rossa da cui Lola non si separava mai, rossa come la copertina interna di questo libro. Un'idea simpatica che però non vale i 17€  a cui è prezzato il libro (disponibile solo in cartaceo), che per fortuna ho pagato solo 5 comprandolo usato da Il libraccio (e in eccellenti condizioni, come tutti i precedenti acquisti fatti sul loro sito).

Reading Challenge 2017: questo testo risponde al requisito "un libro con la copertina prevalentemente bianca" (numero 46 indizi facili)