Grosso modo la percentuale di saggi che leggo ogni anno si avvicina al 10% delle mie letture e si tratta sempre di testi divulgativi che raramente mi hanno messa in difficoltà. Con questo di Eva Cantarella ho mirato un po' troppo in alto rispetto alla mia preparazione scolastica che mi aveva portata a studiare l'antica Roma soltanto alle medie!
Senza contare che avrei dovuto leggere prima il precedente saggio che l'autrice ha dedicato alla famiglia, "Non sei più mio padre. Il conflitto fra genitori e figli nel mondo antico".
Entrambi sono nati dal desiderio di verificare se i fatti di cronaca nera tristemente quotidiani, o quasi, maturati in ambito familiare vadano davvero imputati alla cosiddetta crisi della famiglia moderna, in particolare al rapporto fra padri e figli, come molti sostengono.
La Cantarella dimostra e spiega come questo rapporto fosse molto più conflittuale nell'antichità e come lo fosse molto di più per gli antichi romani rispetto agli antichi greci: mentre per i primi il parricidio era un crimine frequente, le fonti greche praticamente lo ignorano.
Per farlo - a differenza di Alberto Angela, cioè l'unico altro autore di cui ho letto saggi legati agli antichi romani - la Cantarella non si limita a raccontare le usanze del tempo, ma si basa su elementi che fin dalla prima pagina mi hanno dato l'impressione di partecipare a una lezione di diritto romano. Materia a me del tutto sconosciuta che mi ha spinta a chiedere a Paolo, il mio più vecchio amico, nonché avvocato: "Ma le XII Tavole e le Leges Regiae sono sinonimi o sono due cose diverse?", scoprendo che storia del diritto romano era stato il suo primo esame universitario e che il 30 e lode fu largamente meritato visto che a distanza di 34 anni ricorda tutto e che quel tutto ci ha tenuto a spiegarmelo bene, facendomi pensare che forse avrei fatto bene ad essere paziente aspettando il "sì" o il "no" che probabilmente mi avrebbe dato come risposta Chiara a cui avevo fatto la stessa domanda poco prima...
Comunque sia adesso, grazie a Eva Cantarella e a Paolo, ho abbastanza chiari gli aspetti di familias, pater familias, dote, hereditas, ecc, del diritto romano. Cosa di cui sono senz'altro contenta, ma le difficoltà riscontrate mi hanno portata a eliminare dalla mia wish list tanti altri titoli dell'autrice che mi ero segnata, mantenendo soltanto quelli dei due ebook che ho già comprato.
Non c'è nulla di male nel riconoscere i propri limiti, anzi, ma se si ha qualche nozione vale senz'altro la pena leggerla.