Secondo volume della tetralogia della Benavent. Non c'è intervallo fra i due libri, si riparte dal giorno dopo coprendo circa i sei mesi successivi, quindi tutta l'estate e l'inizio dell'autunno. Ritroviamo le quattro ragazze madrilene, ma adesso è Valeria l'assoluta protagonista, molto più che nel romanzo precedente: un buon 75-80% racconta di lei, della sua situazione sentimentale e della sua professione di scrittrice, che è strettamente legata all'amore perchè Valeria nei suoi libri parla di lei e nasce automaticamente la curiosità di chiedersi se è così anche per la Benavent...
Ci sono importanti sviluppi anche nelle vite di Carmen e di Nerea, mentre Lola questa volta diventa un personaggio marginale che fa da spalla a Valeria.
Ma è impossibile dire qualcosa di più perchè ogni accenno sarebbe uno spoiler di "Nei panni di Valeria", come lo sono le sinossi dei tre libri successivi al primo, meglio non leggerle!
Perciò mi limito a dire che il secondo mi è piaciuto molto di più, probabilmente per aver vissuto situazioni identiche (ginocchio sbucciato compreso) a quelle di Valeria, con persone dello stesso tipo, però ho anche trovato la scrittura più fluida e scorrevole, direi più sicura. Sono notevolmente diminuiti i mordicchiamenti di labbra (ma non le scene di sesso) e, per fortuna, l'abbigliamento di ogni personaggio non viene più descritto ad ogni apparizione, cosa che nel primo libro risultava fastidiosa.
Sinceramente dopo aver letto quello non ero troppo entusiasta alla prospettiva di averne altri tre per completare la serie, mentre adesso ho proprio voglia di andare avanti, complice anche il finale di questo secondo libro che rimanda apertamente al terzo.
Reading Challenge 2018: questo testo risponde al requisito "un libro con un protagonista con un nome italiano" (numero 48 indizi difficili)