domenica 8 agosto 2021

"Perchè mi appartieni", Mary Higgins Clark e Alafair Burke


Greenwich Village (New York), giorni nostri. Kendra Bell, 39 anni, non ha cambiato casa nonostante cinque anni prima suo marito Martin sia stato ucciso proprio sul vialetto di accesso. Un omicidio irrisolto e da allora la donna non è mai riuscita a scrollarsi di dosso il sospetto di essere lei la mandante. A crederlo sono soprattutto Cynthia e Robert, i rigidi e potenti genitori di Martin, convinti di aver generato il figlio perfetto e sempre più smaniosi di ottenere l'affido dei due nipoti, Bobby e Mindy.
Per questo si rivolgono con insistenza alla produttrice televisiva Laurie Moran, assicurandole la piena partecipazione della nuora.
Ma allora perchè Kendra aveva opposto un netto rifiuto quando pochi mesi prima la stessa Laurie l'aveva contattata riconoscendo nell'assassinio di Martin un caso perfetto per la sua trasmissione?

Sesto romanzo con protagonista Laurie Moran e quinto firmato anche da Alafair Burke per la serie "Under Suspicion". La storia gialla di ogni romanzo è autoconclusiva, mentre la trama orizzontale che riguarda la vita personale della protagonista si evolve.

Ho invece perso il conto del numero dei libri postumi
a cui si è arrivati. Come ho detto in ogni recensione dei libri della serie, amo i cold case e per questo speravo che la Burke non abbandonasse il personaggio di Laurie continuando a inventare nuove indagini per lei, ma il finale di questo - proprio la frase conclusiva - potrebbe rappresentare degnamente la chiusura di un ciclo e questo mi dispiacerebbe molto.

Se i romanzi di Mary Higgins Clark sono tutti molto simili fra loro, ancora di più lo sono quelli di questa serie, ma mi piacciono e mi coinvolgono sempre allo stesso modo. Immancabili i risvolti rosa, gli scenari da alta società, i particolari lussuosi e i personaggi di successo con vite perfette, ma la vicenda gialla anche in questo caso è ben costruita, ogni dettaglio trova il suo incastro logico e se anche certe dinamiche mi fanno pensare che l'autrice vivesse nell'ovatta, al di fuori del mondo reale (ma chi può riuscire a immaginare dei poliziotti complimentarsi con l'autrice per aver risolto dei vecchi casi in un programma che, così facendo, ha svelato mancanze, errori e superficialità da parte degli investigatori dell'epoca?!?), l'assurdità di certe sparate mi strappa un sorriso per l'affetto che provo verso quella che per me è "la Mary".

Reading Challenge 2021: questo testo risponde alla quarta traccia annuale, "cinque libri, ognuno ambientato in un continente diverso" (Americhe)