Tutte le persone a cui in questi giorni mi è capitato di dire che stavo leggendo "Psycho" si sono stupite che non lo avessi fatto prima e in effetti è strano, soprattutto per qualcuno che da sempre ama gialli e thriller. Eppure non solo non avevo ancora letto il libro, ma non ho nemmeno mai visto il film (che recupererò stasera)!
Ovviamente conoscevo la famosissima scena della doccia e avevo un vago ricordo legato a un motel, ma tutto sommato sono arrivata a oggi senza grandi spoiler, così me lo sono proprio goduto.
Vista la fama, mi viene da sorridere anche solo a fare un abbozzo di trama, comunque siamo in California, nella cittadina di Fairvale, dove Mary arriva una sera durante un potente temporale. E' in fuga dal Texas, dove ha rubato una grossa somma al suo datore di lavoro. L'idea è quella di appianare i debiti del suo fidanzato e poter quindi iniziare la loro vita insieme. Ma la stanchezza e la pioggia la portano a sbagliare strada all'ultimo momento, quindi anzichè di fronte al negozio di Sam si troverà di fronte al motel di Norman Bates...
Scritto nel 1959, temevo di scontrarmi con quel genere di narrativa non strettamente contemporanea che non amo, invece questa volta, tolto un leggero fastidio iniziale, ho apprezzato lo stile datato che contribuisce moltissimo ad aumentare il senso claustrofobico dato dalle atmosfere e dagli scenari tetri.
In futuro vorrei leggere altro di Bloch, sicuramente "Jack lo squartatore" e "Gotico americano".
Reading Challenge 2018: questo testo risponde al requisito "un libro con il titolo in lingua straniera (ma deve essere in italiano)" (numero 33 indizi facili)