Stati Uniti. I Dowling tornano a casa dopo essere andati all'aeroporto a prendere Aline, la loro figlia 28enne, di ritorno da Londra dove ha trascorso gli ultimi tre anni. La ragazza si era rifugiata in Europa dopo aver perso il fidanzato in un tragico incidente d'auto, ma ora è felice di essere tornata a casa e soprattutto non vede l'ora di rivedere Kerry, la sua sorellina di dieci anni più giovane. Hanno tante cose da raccontarsi, compresa quella "MOLTO IMPORTANTE" di cui Kerry intende parlarle appena si vedranno, come ha scritto in un SMS alla sorella.
Ma Aline rivedrà Kerry solo sul fondo della piscina di famiglia...
Romanzo del tutto simile agli altri dell'autrice: Mary Higgins Clark segue da sempre lo stesso schema, sfruttando personaggi simili (tutti belli e quasi tutti con un passato segnato da un'immancabile tragedia) e ambientazioni lussuose, e di certo non ci si possono aspettare stravolgimenti a 91 anni suonati...
Quello che mi ha sempre fatto amare l'autrice è il suo modo di scrivere capace di coinvolgermi fin dalla prima frase. Questa volta il piacere della lettura è stato penalizzato dall'aver capito l'identità dell'assassino alla sua prima entrata in scena, sicuramente a causa del solito cliché.
Ma il mio affetto per questa nonnetta resta immutato!
Reading Challenge 2019: collegamento a cascata con la traccia
di aprile. Lo collego a "Dieci piccoli indiani" perchè entrambe le autrici sono anglofone