martedì 14 maggio 2019

"I tre giorni di Pompei", Alberto Angela


E' alle 13 del 24 ottobre del 79 d.C. che il Vesuvius, dopo settimane di segnali, impossibili da riconoscere all'epoca, erutta sprigionando una quantità di energia pari a cinquantamila bombe atomiche che in circa 20 ore uccide dalle 15mila alle 20mila persone, ricoprendo Pompei di pomici ed sommergendo di fango Ercolano.

Alberto Angela ricostruisce ciò che avvenne a partire dalle 53 ore precedenti all'eruzione basandosi  principalmente sulle testimonianze scritte lasciate dai pochi superstiti negli anni successivi al disastro, soprattutto sulle lettere del naturalista Plinio il Giovane, nipote dell'ammiraglio Plinio il Vecchio, morto nel tentativo di portare in salvo i superstiti con le imbarcazioni della sua flotta.

Ma tutto ciò che a Pompei (e non solo) è stato riportato alla luce "parla", aggiungendo alla storia particolari, aneddoti, dettagli: i dipinti e le scritte sui muri, gli oggetti, la mobilia e anche i corpi rinvenuti che, grazie ai calchi che ne sono stati fatti, hanno riportato "in vita" tutto lo strazio che hanno subito.

Scenari ben diversi da quelli raccontati dai film che hanno sempre descritto una Pompei gaudente e spensierata devastata all'improvviso, quando nella realtà era una città in crisi, dove mancava l'acqua da giorni e dove si erano verificati terremoti e crolli, come dimostrano i ritrovamenti fatti.

E oggi vulcanologi ed esperti sanno spiegarci come sono morte tutte quelle persone, la maggior parte uccisa dalle correnti piroclastiche, una fine a dir poco atroce che Alberto Angela descrive con la sensibilità che tutti conosciamo.

Questo è il suo terzo lavoro che leggo e, come con "Una giornata nell'antica Roma" e con "I bronzi di Riace", leggendolo ho avuto l'impressione di sentirlo parlare come nelle sue trasmissioni, programmi che si elevano a dismisura su almeno il 95% o più della produzione televisiva italiana e non.
 
Reading Challenge 2019: questo testo risponde alla Traccia casata di maggio "prendi la tua età attuale e aggiungi uno zero, il libro che leggerai sarà composto da questo numero di pagine con un bonus di 5 (quindi per me, 49enne, 485-495)"