lunedì 13 aprile 2020

"Non svegliarti", Liz Lawler


Bath (Inghilterra), giorni nostri. Per la dottoressa Alex Taylor sta per cominciare una serata speciale, è sicura che Patrick, l’affascinante veterinario con cui è fidanzata, le chiederà di sposarlo durante la cena romantica che hanno programmato. Lo sta aspettando nel parcheggio dell’ospedale dove lavora, ma succede qualcosa. Alex non sa cosa, non si accorge di nulla. Quando si riprende è stesa su un tavolo operatorio in posizione ginecologica e non le ci vuole molto per capire che l’uomo di fronte non è un vero collega, è solo vestito come un medico e le impone una scelta…
Alex perde di nuovo conoscenza e questa volta al risveglio si trova circondata dalle facce note dei suoi colleghi del Pronto Soccorso. Ma nessuno sembra credere alla sua versione della storia, nemmeno la sua migliore amica, nemmeno Patrick. Le dicono che probabilmente è stata colpita da un ramo nel parcheggio, non c’è stata nessuna aggressione. Alex si arrabbia, ma può solo riprendere la sua vita, finché si trova a prestare soccorso a quella che potrebbe essere un’altra vittima dello stesso uomo…

Era da parecchi mesi che volevo leggere questo libro senza mai riuscire a inserirlo nelle tracce della Reading Challenge. Sia per questo, sia per le ottime recensioni lette su web, avevo delle altissime aspettative e i primi tre capitoli mi hanno fatto credere di avere iniziato davvero “un grande thriller”, come la Newton Compton scrive sulle copertine di tutti quelli che pubblica. Questa casa editrice mi ha dato solo delusioni, ma almeno “un grande thriller” devono averlo pubblicato anche loro, non fosse altro che per un banale calcolo delle probabilità, ma - se è successo - di sicuro non è questo.

Tutta la suspense si esaurisce in quei primi tre capitoli lasciando spazio a una storia inverosimile sotto ogni aspetto: la motivazione del colpevole (tra l’altro facilmente intuibile ben prima di essere svelato) e ogni passaggio che mette in atto (e alcuni dei tasselli alla fine non si incastrano), senza contare che l’autrice per un buon 60% del libro crea un potente acme su un episodio in cui la protagonista è stata coinvolta l’anno precedente ("la tragedia"), pompandolo così tanto da generare un solenne scoppio per esagerazione quando viene rivelato.

Alla storia che non sta in piedi si aggiunge una protagonista resa odiosa dalla sua ridicola perfezione: una superdonna, un’eccellenza di medico, con un’intelligenza fuori dal comune, pilota di elicotteri e di cui, ovviamente, tutti si innamorano. Ma anche il corollario di personaggi che la attorniano è imbarazzante, il fidanzato, le amiche, i colleghi e, soprattutto, l’ispettore e l’agente che principalmente si occupano del caso.

Si salva solo il povero Dylan…

Oggi l’edicola è chiusa e la tentazione di sfruttare questo tempo libero per cancellare dalla mia lunga wish list tutti i thriller della Newton Compton è davvero irresistibile!

Reading Challenge 2020: questo testo risponde alla traccia a cascata di aprile "un libro scritto negli ultimi cinque anni" (2017)