venerdì 20 dicembre 2024

"Segreti pericolosi", Linda Castillo

 

Belleville (Pennsylvania), giugno 2022. Doyle Schlabach ha quasi finito di arare un terreno della sua fattoria quando la lama si incaglia in quella che in principio gli sembra una pietra tondeggiante e che, una volta girata, rivela di essere un teschio umano.
Due mesi dopo la polizia ha dato un nome alla vittima e arrestato il presunto assassino. Il primo si chiamava Ananias Stoltzfus, scomparso nell'ottobre di diciotto anni prima all'età di 86 anni. Il secondo è Jonas Bowman, all'epoca ventunenne e oggi sposato con tre figli. Poco prima della sparizione del vecchio fra i due c'erano stati forti attriti, culminati in un grosso litigio di fronte a molti testimoni.
Entrambi erano Amish. 
Stoltzfus era addirittura il vescovo della congregazione. Ed è per questo che il nuovo vescovo, il diacono e uno dei ministri sono andati a Painters Mill per chiedere l'aiuto del commissario Burkholder. Kate ha accettato, soprattutto per l'importanza che Jonas aveva avuto nella sua vita di adolescente Amish, ma adesso si ritrova osteggiata sia dalla polizia locale sia dai figli del defunto e non è di nessun aiuto la remissività di Jonas, convinto che sarà fatto il volere di Dio.

Pubblicato nel 2022 e tradotto in italiano soltanto questa estate,
 titolo originale "The hidden one", è la diciottesima puntata della serie che ha per protagonista il commissario Kate Burkholder.

Come in tanti altri titoli precedenti, anche qui abbiamo un bel cold case. Anche qui Kate subisce violente aggressioni (stavolta ben due) sfuggendo per un pelo alla morte. Anche qui vengono riassunti i punti salienti del suo passato a beneficio di chi non ha letto i libri precedenti. Con l'ambientazione Amish è quasi impossibile non cadere nell'impressione del "già letto", però le trame costruite dalla Castillo sono sempre diverse e la placida atmosfera che descrive rende i suoi romanzi unici e rilassanti, al di là dei crimini commessi.

Quello che manca totalmente a Linda Castillo è l'empatia nei confronti degli animali. Certo non mi aspetto un personaggio Amish vegano, ma se evitasse affermazioni imbecilli come questa sarebbe già un bel passo avanti.

"A Jonas piace la carne, soprattutto quella di cervo, ma non è un cacciatore. Lo sai. Adora gli animali."

Adora gli animali e intanto se li mangia. 
Ma la gente quando dice (o scrive) certe idiozie dove mette il cervello? Davvero si può essere così ottusi da pensare che non uccidendoli non si sia responsabili della loro morte? Quando è vero esattamente il contrario? Mai sentito dire che è la domanda che genera l'offerta?
Quanta ignoranza, quanto egoismo.

Reading Challenge 2024, traccia di dicembre: sorelle fra i personaggi