Londra, luglio 1945. La guerra che aveva fatto riunire la grande famiglia dei Cazalet a Home Place, nel Sussex, finendo li porta inevitabilmente ad allontanarsi. Ognuno torna, a volte forzatamente, alla vita di prima rendendo presto evidente che troppe cose sono cambiate. I singoli gruppi familiari non sono più quelli dell’estate del ‘37: ai naturali cambiamenti dovuti a nascite e morti, crescite e invecchiamenti, si aggiungono trasferimenti e ritorni in patria, matrimoni e divorzi. Tanti legami sono cambiati, soprattutto all’interno delle coppie.
669 pagine che fanno del quarto volume il più lungo della serie abbracciando due anni, dal luglio ‘45 al luglio ‘47. Anni fondamentali per il mondo intero, in particolare quel 1947 che a scuola non viene mai studiato come si dovrebbe, un’assurdità perché è l’anno in cui è iniziato il nostro presente. Anche la Howard gli dedica poca attenzione mettendo velatamente a confronto i difficili anni post bellici vissuti dall’Europa (e come sempre non mancano interessanti riflessioni sulle disuguaglianze sociali) con la ricchezza e l’abbondanza degli Stati Uniti e limitando i cenni storici alla caduta dell’impero anglo-indiano e ai cambiamenti politici della sua nazione.
Anni importanti anche per i Cazalet, delle quattro è probabilmente la puntata in cui accadono più cose e nei capitoli intitolati “Gli altri” si succedono tanti nomi e tante storie. L’autrice continua a costruire dettagliatamente la vita di ogni personaggio, importante o meno che sia, andando dove occorre a ritroso e raccontando gli eventi delle vite di ognuno.
Questa volta, poi, prima con Christopher - che rivede la famiglia dopo tre anni - e poi con Diane – che incontra tutti per la prima volta dopo averli a lungo conosciuti solo di nome – la Howard rivede i vari personaggi e fornisce due bellissime panoramiche che portano chi legge ad avere la sensazione di vederli dal di fuori, cosa che fa capire quanto con il suo stile descrittivo sia riuscita a far entrare il lettore dentro alla famiglia.
Per questo motivo inizio l’ultimo libro della saga consapevole di quanto i Cazalet mi mancheranno dopo.