domenica 6 ottobre 2019

"Lucky", Alice Sebold


Syracuse (Stato di New York), 8 maggio 1981. E’ quasi mezzanotte quando l’universitaria Alice viene aggredita nel parco mentre sta tornando alla casa dello studente dove alloggia. Ha 18 anni ed è altrettanto giovane anche il balordo che, dopo averla picchiata e stuprata per oltre un’ora, si congeda dicendole “Piacere di averti conosciuto, Alice, ci becchiamo in giro”, sicuro del suo silenzio e che non ci sarebbero state ripercussioni per lui.
Invece Alice denuncia l’accaduto e non esita a ricontattare la polizia quando, cinque mesi dopo, incrocia per strada il suo violentatore.

Questo romanzo autobiografico, scritto nel 1999, racconta lo stupro subito dall'autrice, la trafila per la denuncia (perché i segni delle percosse subite non le hanno garantito la doverosa credibilità), il conseguente processo e il “dopo”, il dover continuare a vivere sempre all’erta e con il disagio che trasmette chi non sa cosa dire o fare al cospetto di una vittima.

Indubbiamente un libro che merita di essere letto il cui stile asciutto contribuisce a renderlo crudo, com’è giusto che sia.

Oltre alla vicenda dello stupro, mi ha anche colpita moltissimo la scarsa partecipazione della famiglia: la madre sofferente di attacchi di panico non poteva probabilmente essere un valido sostegno, ma sia il padre (docente universitario) che la sorella maggiore appaiono come due figure penosamente assenti. La Sebold non fa né commenti né allusioni in proposito, sono io ad aver notato questa cosa perché sono sicura che se a 18 anni mi fosse successa una cosa del genere non mi sarei ritrovata ad andare al riconoscimento dell'indiziato da sola (e non si tratta dell’unico esempio di mancanza)!

Questo fattore mi ha fatto provare ancora più ammirazione per il coraggio avuto dalla Sebold ragazza, però non mi è piaciuto come spessissimo abbia ribadito che era “una brava ragazza”: nessuna donna merita di essere stuprata, neppure una prostituta!

Bellissima la prefazione di questa nuova edizione del libro scritta dall’autrice nel 2016, cioè quando erano passati “...solo due mesi da quando un molestatore seriale nonché orgoglioso palpeggiatore di figa è stato eletto quarantacinquesimo presidente di questi Stati Uniti...” .

Dopo l’elezione di Trump mi sono fatta tante domande e non manco mai di farmene ad ogni sua sparata. Mettiamoci nei panni di una donna americana vittima di stupro...

Reading Challenge 2019: questo testo risponde alla Traccia di ottobre "un libro con in copertina un particolare tipico dell'autunno"