Alessandria
d’Egitto, 12 agosto 30 a.C.: è questo il giorno in cui Cleopatra
muore suicida, dopo 21 anni di regno. Ultima Regina d’Egitto, con
lei muore anche la dinastia dei Tolomei e finisce l’età
ellenistica iniziata trecento anni prima con Alessandro Magno.
Un
Alberto Angela sorprendentemente romantico (Cleopatra ha palesemente conquistato anche lui) ricostruisce e racconta la
vita, non solo della sovrana, ma soprattutto quella della donna
intelligente, carismatica, potente e moderna che è stata,
confermando, ma andando oltre, l’immagine dell’ammaliatrice di
uomini che gli storici antichi (sostenitori di Ottaviano) hanno
voluto tramandare.
Il
saggio si concentra soprattutto nei 14 anni che vanno dal 15 marzo
del 44 a.C., quindi dalla morte di Giulio Cesare, a quella di
Cleopatra, descrivendo accuratamente personaggi,
contesto storico, vita quotidiana
dell’epoca, combattimenti, ecc.
Basandosi sui dati certi, che
diventano pochi quando si tratta di ricostruire le vicende personali,
ripercorre le dinamiche che hanno portato Cleopatra sul trono
d’Egitto, il suo legame con Cesare, l’uccisione di questi, quindi
il ritorno in patria della regina fino alla nuova relazione con Marco
Antonio terminata 11 anni dopo con la morte di entrambi.
Ha
colmato le mie enormi lacune, questo è un periodo storico su cui
sono profondamente ignorante, ad esempio sapevo che l’Egitto di
Cleopatra non era quello dei faraoni, ma non sapevo che fossero
separati da più di mille anni, né sapevo che Antonio e Cleopatra
avessero avuto tre figli!
Se
nelle scuole la storia venisse insegnata nel modo appassionato e
appassionante di Alberto Angela, sarebbe la materia preferita di
tutti.
E’
così bravo e coinvolgente da riuscire a creare suspense raccontando
fatti che per forza di cose non possono presentare colpi di scena ^^
E,
fra le tante, dice una cosa molto vera: “L’errore che si fa
spesso è quello di guardare a epoche diverse dal nostro punto di
vista di uomini e donne moderni”, cioè proprio quello che
sistematicamente faccio io, approccio
che considero alla base del mio non amore per i classici.
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Challenge 2020: questo testo risponde alla traccia vagabonda di
gennaio "un libro ambientato in Egitto"