martedì 13 dicembre 2022

"L'amante di città. Mistero in Monferrato", Raffaella Romagnolo

 

Limena (Monferrato). Non è normale che la sonnolenta quiete di un paesino di campagna venga sconvolta da due omicidi. Ancor meno che entrambe le morti - avvenute a dieci anni di distanza - siano state causate da un violento colpo al lobo occipitale sinistro dato con un oggetto in legno di ulivo.
Il maresciallo Ernesto De Luigi nell'ottobre 1993 era arrivato da poco nel Basso Piemonte e dopo sei settimane di indagini inconcludenti aveva dovuto cedere alle pressioni giunte dall'alto, archiviando la morte
 della contessa Maria Pia Grimaldi Franzoni come furto finito male, pur non essendone affatto convinto. 
Ma adesso, nell'agosto 2003, sa come muoversi per svelare i misteri che Corrado Pintore, professore universitario 56enne, sembra essersi portato nella tomba e che potrebbero essere collegati non solo all'omicidio della contessa, ma anche a uno scambio di lettere risalente al 1940...

Questo 2022 lo ricorderò come l'anno delle opere prime. Raffaella Romagnolo, nata a Casale Monferrato nel 1971, ha scritto la sua (che è appunto questa) nel 2007. Successivamente ha pubblicato titoli ben più noti (nel 2016 il suo "La figlia sbagliata" figurava nella dozzina di candidati al Premio Strega, vinto poi da Albinati con "La scuola cattolica"), ma io - da odiosa precisina (era da un po' che non lo scrivevo ^^) - ho preferito partire dal suo primo romanzo, decisamente diverso come genere dagli altri che ha scritto.

E' un giallo con indagini vecchia maniera, che come ambientazione, personaggi, meccanismo e un pochino anche per stile, sembra ben più datato dei 15 anni che invece ha. Se la storia fosse stata collocata in un'epoca diversa sarebbe stato meglio, perché a quel punto la patina d'altri tempi sarebbe stata voluta, mentre mal si adatta al suo presente del 2003.

Anche la gestione dei piani temporali avrebbe potuto essere più curata, ma nel complesso è un gialletto piacevole, una lettura breve (165 pagine) che per me ha rappresentato un buon diversivo rispetto ai thriller che puntano su descrizioni truci, suspense, psicologia, analisi di laboratorio, eccetera.

Mi ha delusa la scelta di usare un paese di fantasia (nelle pagine di apertura l'autrice avverte che un Limena esiste, nel Veneto, ma lei lo ha scoperto solo dopo aver scritto il libro) e non uno reale perché il bello di leggere storie regionali è anche (a volte soprattutto) quello di ritrovarsi in posti noti e siccome la Romagnolo vive a Ovada, cioè a una decina di chilometri da mia sorella, se al posto di una finta Limena ci fosse stato uno dei paesini lungo l'Orba o Ovada stessa sarei stata più soddisfatta.

Reading Challenge 2023, traccia dell'avvento di dicembre: un libro scritto da un autore il cui nome e cognome iniziano con la stessa lettera