domenica 11 settembre 2022

"L'anomalia", Hervé Le Tellier

 

Costa est degli Stati Uniti, acque internazionali
10 marzo 2021
42° 8' 50" N
65° 25' 9" W

E' in quel preciso punto dell'oceano che il volo 006 dell'Air France in volo da Parigi a New York si trova a dover affrontare un gigantesco cumulonembo non segnalato. Le 243 persone a bordo fra equipaggio e passeggeri trascorrono interminabili minuti sballottati come se si trovassero all'interno di una lavatrice durante la centrifuga, mentre la fusoliera viene bersagliata da una potente grandinata. Tutti pensano di precipitare, invece il comandante David Markle riesce a portare il suo aereo fuori dalla turbolenza e raggiungere l'aeroporto Kennedy.

Costa est degli Stati Uniti, acque internazionali
24 giugno 2021
41° 25' 27" N
65° 49' 23" W

E' in quel preciso punto dell'oceano che il volo 006 dell'Air France in volo da Parigi a New York si trova a dover affrontare un gigantesco cumulonembo non segnalato. le 243 persone a bordo fra equipaggio e passeggeri trascorrono interminabili minuti sballottati come se si trovassero all'interno di una lavatrice durante la centrifuga, mentre la fusoliera viene bersagliata da una potente grandinata. Tutti pensano di precipitare, quando all'improvviso tutto finisce e il sole risplendente dai finestrini dell'aereo.

Si tratta dello stesso aereo, con lo stesso equipaggio e gli stessi passeggeri a bordo. Per loro non sono trascorsi tre mesi, credono che sia ancora il 10 marzo. Non sanno di essere delle "fotocopie", dei "duplicati". I servizi segreti non sono in grado di capire questa anomalia e possono solo far scattare immediatamente il Protocollo 42.


Per dire qual è la mia opinione su questo romanzo inizio dalla fine: pagina dopo pagina ero ansiosa di vedere quale conclusione avrebbe escogitato l'autore e la sua trovata mi è piaciuta moltissimo.
Se l'ho capita.
Sono abbastanza sicura di averla interpretata correttamente e mio marito - a cui ho raccontato il libro passaggio per passaggio nel corso della lettura (avrebbe fatto prima a leggerselo) - mi ha dato ragione, cosa rilevante perché lui è appassionato di questo genere di storie sotto forma di libri, fumetti, film e serie tv, mentre a me manca totalmente la capacità di ragionare in termini fantascientifici.

Perché questo libro - alla faccia di Amazon e di IBS dove è classificato come narrativa contemporanea - è un libro di fantascienza: puoi metterci dentro storie d'amore, sfumature noir, introspezione psicologica, abusi e altro, ma se la storia si basa su un aereo che misteriosamente ricompare in cielo con a bordo i doppi di persone già esistenti, per me è fantascienza allo stato puro. E non lo dico con disprezzo, anzi: il libro mi è piaciuto tantissimo, nonostante sia di questo genere che detesto.

Ho iniziato parlando del finale del libro perché - a parte fidarmi di Fabio - ho avviato in rete una ricerca del tipo "l'anomalia harvé le tellier spiegazione finale": la spiegazione non l'ho trovata, ma mi sono imbattuta nell'articolo dedicato al libro sul sito de "Il libraio" e su un'altra interessante recensione su "Doppiozero". Che il romanzo, scritto nel 2020, avesse vinto il premio Goncourt nello stesso anno lo sapevo già (quando a maggio avevo letto "Adesso basta parlare d'amore" mi ero già un po' documentata su Le Tellier), ma gli autori dei due articoli (rispettivamente Mauro Baudino e Alice Figini) hanno evidenziato le mie lacune.

Delle tante intersezioni letterarie ne ho colto ben poche e probabilmente dovrei un po' vergognarmi nel dire che in mezzo ai vari Tolstoj, Proust, Camus e Calvino, il rimando che ho apprezzato di più è stato quello a "Red Dragon", thriller di Thomas Harris che, secondo me, è ancora più bello del già bellissimo e ben più famoso "Il silenzio degli innocenti".

E' andata sicuramente peggio con i riferimenti a trasposizioni cinematografiche (c'è tutto un dialogo preso pari pari da "Indipendence Day", ma io l'ho scoperto solo perché poco oltre lo riconosce uno dei personaggi) o televisive (il libro viene paragonato a "Black Mirror" che io avevo solo vagamente sentito nominare e che fino a poche ore fa pensavo fosse un film e non una serie tv), ma anche leggere nelle recensioni altrui di "suggestioni metaletterarie" mi fa sentire ignorante perché non saprei proprio spiegare cosa sono, quindi neppure riconoscerle.

Per lo meno ho colto e apprezzato i "significati nel sottotesto", politici, ecologisti e contro il fanatismo religioso.

Pur essendo due romanzi completamente diversi, ho ritrovato l'umorismo dell'autore, piacevole come nel libro letto quattro mesi fa, e il suo stile diretto, così godibile da non farmi avvertire il fastidio che di solito provo nel leggere frasi brevi.

Non so se sia davvero un capolavoro visionario perché non so a cosa paragonarlo, ma è un libro che va oltre la fantascienza spingendo verso riflessioni e considerazioni personali che possono anche essere dolorose.

"Victor ha lasciato passare la vita, e c'è di che mettersi a piangere"

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