giovedì 9 febbraio 2023

"Mrs March. La moglie dello scrittore", Virginia Feito

 

New York, anni '60. I March vivono in un lussuoso appartamento nell'Upper East Side. Lui è uno scrittore di successo e lei è... la moglie. Un ruolo a cui si dedica totalmente, anche a costo di privare il figlio Johnathan di ogni attenzione. Soddisfatta e compiaciuta, vacilla quando la commessa della sua pasticceria di fiducia dà per scontato che il marito si sia ispirato a lei per il personaggio di Johanna, la protagonista del suo ultimo romanzo. Un dubbio sconvolgente per Mrs March perché, nonostante non lo abbia letto, sa che il libro racconta la storia di una prostituta grassa e patetica. E siccome "nulla è più spaventoso del giudizio degli altri", le paranoie di Mrs March prendono il sopravvento fino all'auto convincimento che George, il marito, sia responsabile dell'omicidio di Sylvia Gibbler, una ragazza scomparsa alcune settimane prima proprio nella cittadina del Maine dove lui va abitualmente a caccia con il suo editor.

Opera prima di Virginia Feito, madrilena classe 1988. Un esordio con il botto pubblicato in patria nel 2021 e tradotto in italiano lo scorso settembre.
Una storia piuttosto originale che approderà anche sul grande schermo, scritta così bene e con un'atmosfera così particolare da portarmi a dare ragione alla recensione del New York Times che era arrivato a paragonare il libro ai romanzi di Patricia Highsmith, una delle scrittrici che ho più amato e di cui ho letto tutto.

Mrs March è una donna attenta solo alle apparenze e al giudizio altrui, maligna e curiosa nei confronti delle altre donne e delle altre coppie. Ossessionata sotto diversi aspetti e con paturnie assurde, ha come unico pregio quello di disprezzare la caccia:

"Non so perché ti piaccia passare tanto tempo con qualcuno che si diverte a uccidere.
È uno sport crudele."
Chiede al marito, sentendosi dare una delle giustificazioni più ottuse che abbia mai sentito in merito:
"Sei gentile a preoccuparti degli animali, tesoro, ma non dubitare nemmeno per un secondo che loro non farebbero lo stesso con noi. Se non peggio."
Peccato che Mrs March sia una squilibrata totale, ma è talmente carica di quell'altezzosità borghese e di quel perbenismo che tanto detesto da non avermi ispirato compassione neppure quando dal suo passato sono emerse le carenze affettive patite durante l'infanzia. Ricordi che - grazie alla mia solita ignoranza in campo artistico - mi hanno fatto scoprire l'esistenza di un ritratto di Vermeer conservato al Metropolitan Museum meno famoso de "La ragazza col turbante" (o con l'orecchino di perla...): "Studio di fanciulla", che Mrs March bambina vede somigliante a sé stessa (non si fa certo un complimento!!) facendo della fanciulla la sua amica immaginaria, Kiki.

Certo non deve essere piacevole ritrovarsi nell'ingresso della propria casa con cappotto e cappello senza ricordare se si era in procinto di uscire oppure se si è appena tornati, ma resta uno dei personaggi più snob e irritanti in cui mi sia imbattuta ("Persino nelle sue fantasie Mrs March si sentiva in dovere di salvare le apparenze"). E' però anche un personaggio magnifico nella sua costruzione, una protagonista assoluta per un bel libro con un finale magistrale che porta a dimenticare la lentezza che a tratti accompagna la lettura (ma del resto anche questo calza col glorioso paragone con la Highsmith).

Faccio solo un appunto alla Feito, quello di aver reso carnivoro un cervo facendogli mangiare addirittura un coniglio, quando questi splendidi animali sono assolutamente erbivori.
Sarebbe bastato informarsi un minimo per scoprire che l'unica eccezione dimostrata risale all'avvistamento nel Nord Dakota di un cervo dalla coda bianca ripreso da un gruppo di studiosi mentre era intento a mangiare un pulcino. Un gesto estremo dettato dall'esigenza di sopravvivere in mancanza  di sostanze nutrienti. Se si considera che questi animali quando non riescono più a trovare erba secca e frutti selvatici si adattano a mangiare la corteccia degli alberi, si può capire quanto sia innaturale per loro cibarsi di carne.

Reading Challenge 2023, traccia annuale di gennaio: libri a scelta, la somma delle pagine deve dare 2023 (questo ne ha 336)