venerdì 19 luglio 2019

"Resti perfetti", Helen Fields


Edimburgo, giorni nostri. L'ispettore Luc Callanach ha 35 anni e si è appena trasferito in Scozia da Lione, dove è stato costretto a lasciare l'Interpool.
Schiacciato fra i suoi problemi personali e il difficile inserimento, dovrà subito fare i conti con un brutto caso, quello di Elaine Buxton: avvocato di successo, 39 anni, una sera non è più tornata a casa dopo l'abituale sessione in palestra.
Alcuni giorni dopo i suoi resti carbonizzati vengono ritrovati fra le macerie di un rifugio per escursionisti nelle Highlands. La scientifica riesce a risalire a lei solo grazie al DNA rinvenuto in un dente e in un brandello di sciarpa macchiato di sangue.
Ma in realtà Elaine è ancora viva e il suo sequestratore ha piani ben diversi, e non soltanto per lei...

Terzo libro, dopo "Stoner" e "L'invenzione delle ali", che scopro grazie alla Reading Challenge. In questo caso si tratta di un gran bel thriller.

Scritto in terza persona, ai capitoli dedicati a Luc e al lavoro di investigazione si alternano quelli che riguardano la mente criminale: sia nei libri che sullo schermo solitamente non amo quando fin dal principio si conosce l'identità del colpevole, ma questo stratagemma permette di svelare i dettagli a poco a poco senza doversi limitare al classico colpo di scena finale che a volte, nel caso di autori mediocri, si riduce a un ultimo capitolo frettoloso e deludente.

Ed Helen Fields mi è sembrata tutt'altro che mediocre, ha saputo dosare benissimo gli eventi in un crescendo di ansia notevole, stato d'animo a cui dà un grosso contributo la crudezza di alcuni dettagli (meglio leggerlo se dotati di stomaci forti).

Questo è il primo libro di una serie di sei (per ora) con protagonista lo stesso investigatore, mi auguro che la Newton Compton abbia intenzione di tradurre e pubblicare anche gli altri!
 
Reading Challenge 2019: questo testo è una traccia gold del mese di luglio