Mount
Mansfield (Vermont), giorni nostri. La ventottenne Kayla Green,
biondissima e bellissima, ha bruciato le tappe del suo settore: dopo pochi anni è già candidata alla vicepresidenza di Innovation, una
delle più prestigiose agenzie di pubbliche relazioni del Paese. Il
suo segreto? Lavorare e basta. Un altro suo segreto? L’odio
compulsivo per il Natale.
E’ per questo che ha accettato di
trascorrere la settimana delle feste nel Vermont. Il suo nuovo
cliente, il bel tenebroso e super sexy Jackson O’Neil, ha bisogno
di lei per rilanciare il resort montano extra lusso che appartiene
alla sua famiglia da tre generazioni.
Quello
che i due non hanno messo in conto è la fortissima attrazione che li
calamiterà fin dal primo sguardo…
Loro
non lo avranno messo in conto, ma a chi comincia a leggere un libro
di questo tipo basta un’occhiata alla copertina per sapere come
andrà a finire.
I romanzi d’amore non sono il mio genere
preferito, ma ce ne sono di validi, eccome. “I ponti di Madison
County”, ad esempio, non scenderà mai dal podio delle letture più
belle della mia vita. Ma volendo fare una proporzione usando la
classifica della serie A attuale, “I ponti di Madison County”
stanno all’Inter come “Mentre fuori nevica” sta al Genoa: primi
e ultimi.
La
scrittura della Morgan è un concentrato imbarazzante di ripetizioni
(il kindle mi conta 17 volte in cui Jackson ha la voce roca e quasi
altrettante quelle in cui il silenzio montano viene interrotto
dalla neve che cade da un ramo) e di terribili descrizioni che
immagino vorrebbero trasmettere eccitazione e coinvolgimento (come le
mani “perversamente esperte” o “gli occhi azzurri assassini”
di lui) senza riuscirci minimamente.
Un
romanzetto banale, scontato e vuoto, con personaggi altrettanto
banali, scontati e vuoti. Non posso neppure dire stereotipati perché
penso, e spero, che ormai si vada oltre la donna sergente di
ferro sul lavoro che però nasconde dentro di sé una fanciullina
piena di insicurezze e di fragilità, che cerca di scappare da ogni
minima circostanza positiva per paura di soffrire, ma che poi finisce
per cadere fra le braccia di lui, bello, forte, deciso, il massimo
esemplare di maschio alfa!
Se
sapessi come fare riempirei questa recensione dello smile che
vomita di Whatsapp
perché questi libri sono l’equivalente del regalare alle bambine
il piccolo forno, ma quello - forse e per fortuna - non esiste più,
mentre
questo ha il coraggio di essere il primo capitolo di una trilogia!
Reading
Challenge 2019: collegamento con la traccia musicale di dicembre
perchè racconta di un Natale sotto la neve