mercoledì 10 giugno 2020

"Tra i malvagi", Linda Castillo


Roaring Springs (stato di New York), 21 gennaio 2016. Il corpo senza vita in cui dei cacciatori si imbattono questa volta non è quello di una creatura uccisa da loro: è il cadavere di Rachel Esh, una quindicenne un po’ troppo esuberante per essere una Amish, specialmente per la comunità a cui appartiene, che da tre anni viene guidata con il pugno di ferro dal vescovo Eli Schrock.
La polizia di Stato stava già indagando su alcuni episodi poco chiari, ma questa morte acuisce l’urgenza. Per questo Frank Betancourt, investigatore del BCI, chiede aiuto al capo della polizia di Painters Mill Kate Burkholder: essendo stata Amish, è l’unica che può infiltrarsi nella comunità e indagare sotto copertura per abbattere il muro di omertà e capire cosa stia succedendo...

L’undicesima puntata della saga, grazie al ruolo da infiltrata di Kate, è quella in cui si respira maggiormente l’atmosfera Amish: i fatti vengono vissuti in prima persona dalla protagonista nel presente e questo le dà modo di raccontare il quotidiano di queste comunità, uno stile di vita opposto al mio sotto a ogni aspetto e non solo per le implicazioni religiose, ma che comunque ha un suo fascino e suscita la mia curiosità di lettrice.

E’ anche il primo romanzo che definirei più thriller che giallo, quello che genera maggiore suspense e che avrei giudicato il migliore se non avesse un grave difetto: senza fare spoiler, posso dire che non viene svelato l’autore di un gesto determinante nel permettere alla Burkholder la soluzione del caso. Il non sapere chi sia stato non cambia la storia, ma non aver chiarito questo punto è un errore da principianti, cosa che la Castillo non è.

E’ comunque una piacevole lettura come le precedenti: come ho già scritto, non si tratta certo di capolavori, sono storie semplici, sia per lo stile che per le dinamiche, e per questo le ho sempre trovate molto rilassanti nonostante i temi trattati.

Reading Challenge 2020: questo testo risponde alla traccia normale di giugno "un libro con meno di 400 pagine"