Contea
di Geauga, notte fra il 10 e l’11 maggio 2014. Naomi King ha 29
anni quando viene uccisa nel suo letto. Il marito Joseph viene
processato
e condannato
all’ergastolo: l’uomo, pur essendo Amish, ha un temperamento
violento e ha già scontato due piccole condanne per maltrattamenti
domestici e possesso di droga.
I
cinque figli della coppia vengono affidati agli zii materni, che
vivono a Painters Mill ed è lì che Joseph va dopo essere evaso
di prigione. Sarà il comandante Kate
Burkholder
a
entrare nella fattoria per cercare di farlo ragionare. Troverà un
uomo disperato, riconoscendo solo a tratti quel ragazzo con
cui è cresciuta e
di cui era segretamente innamorata. Un uomo che cercherà in tutti i
modi di convincerla di una cosa: non è stato lui a uccidere sua
moglie due anni prima.
Ancora
un cold case per la tredicesima
puntata della
serie. Un giallo ben costruito che si evolve e si risolve con
indagini “vecchio stile”: ogni tassello è costituito dalle
testimonianze che Kate raccoglie, direttamente o indirettamente.
Sentimentalmente
piacevoli i
capitoli con i ricordi di Kate bambina e ragazzina Amish.
L’unico
appunto va al finale “comodo”: la Castillo si è semplificata il
lavoro facendo succedere un qualcosa che porta in fretta all’epilogo
della vicenda. Avrei preferito che la risoluzione avvenisse in modo
diverso, ma è stata ugualmente un’altra lettura piacevole.
Reading
Challenge 2020: questo testo risponde alla traccia normale di giugno "un libro con meno di 400 pagine"