mercoledì 8 marzo 2023

"Ho fatto la spia", Joyce Carol Oates

 

South Niagara (Stato di New York), 2 novembre 1991. Lula e Jerome Kerrigan ci hanno dato dentro nello sfornare figli: Jerome Jr., Miriam, Lionel, Les, Katie, Rick e infine Violet Rue, che con i suoi 12 anni è la piccola di casa e proprio per questo la più amata dal padre, pur essendo una femmina. E Violet adora suo padre, così come venera i fratelli maggiori: un sentimento incondizionato che, unito all'età, le impedisce di vedere i loro eccessi, la loro rabbia sempre pronta a scatenarsi, magari per una birra di troppo.
Finché quel sabato qualcosa vede: Jerome Jr. e Lionel in cucina, a notte fonda, a parlottare, con le mani sporche di... ruggine? E poi in giardino, a lavare sotto alla canna dell'acqua un oggetto... una mazza da baseball?
Un comportamento inspiegabile che inizia ad assumere una logica quando il lunedì successivo la cittadina viene scossa dalla notizia della brutale aggressione avvenuta due giorni prima ai danni di Hadrien Johnson, un diciassettenne di colore benvoluto da tutti.
Il ragazzo muore dopo nove giorni di agonia senza mai riprendere conoscenza e Violet ha paura, non avrebbe dovuto spiare i fratelli e ora non sa cosa fare con quel segreto più grande di lei. Così grande che le sfugge di bocca: una frase detta per sbaglio all'insegnante, una risposta di troppo data al preside e tutto quello che ha visto raccontato alla polizia.
Adesso i Kerrigan hanno due figli assassini e una figlia che ha fatto la spia ed è da quest'ultima che prenderanno le distanze.
"My Life as a Rat", scritto nel 2019, è una delle opere più recenti della Oates, un'altra meraviglia che dimostra come l'autrice riesca a raggiungere vette altissime attraverso le vicende delle famiglie che crea, con i rapporti dei padri con i figli (con le figlie in particolare), dove ciò che viene vissuto come normale dai personaggi è in realtà profondamente sbagliato e ingiusto. "Topo" è l'appellativo usato dalla madre, dal padre e dai fratelli per riferirsi a Violet, la bambina spiona e traditrice, dopo averla allontanata definitivamente da casa.
"Violet come hai potuto! Rovinarci la vita. Non c’è posto per te a casa. E non azzardarti a piangere! Te la sei voluta tu."
Un'indignazione, la loro, che ne genera altrettanta in chi legge. Io non so quanto sarei omertosa in una situazione del genere, per fortuna mia sorella non ha mai fracassato a colpi di mazza la testa di nessuno, ma questi due genitori - che accusano la figlia (una bambina o poco più, spaventata, minacciata e aggredita) di essere la causa del problema, anziché riconoscere la responsabilità dei due figli maschi colpevoli dell'aggressione - hanno generato in me un'ira irrazionale, trattandosi di fiction. Ma é una finzione relativa, il mondo è pieno di famiglie disfunzionali e di uomini sciaguratamente capaci di riprodursi che creano con i figli un rapporto dove la paura viene confusa con il rispetto e/o generando altri rozzi individui simili a loro. Questo romanzo è saturo di discriminazione: fra marito e moglie, fra fratelli e sorelle, fra uomini e donne, fra chi ha il potere e la forza e chi li subisce. E fra chi ha la pelle bianca e chi la ha nera. La storia del libro ha in Violet l'assoluta protagonista. L'allontanamento dalla famiglia crea in lei pentimento e sensi di colpa, è troppo piccola e troppo spaventata per riuscire a capire di essere una vittima e la sua narrazione in prima persona fa di Hadrien Johnson, la vittima principale (perché è lui che muore), un personaggio di secondo piano, che ci viene fatto conoscere solo attraverso il necrologio e poco più.
Ma con la sua morte la Oates mette in luce la bieca ignoranza razzista di certi bianchi americani suscitando tanta altra rabbia.

"È solo perché sono bianchi, ragazzi bianchi.
Veniva quasi da pensare che fosse stato Hadrian Johnson ad aggredire loro."
Un romanzo bellissimo, quanto crudo e crudele, dove una piccola marmotta (e non dei genitori) riesce a far capire a una bambina quanta cattiveria c'è nel fratello maggiore:
"Violet aveva coraggiosamente indicato a Jerr la tana sbagliata."

Reading Challenge 2023, traccia annuale di gennaio: libri a scelta, la somma della pagine deve dare 2023 (questo ne ha 416)