mercoledì 4 settembre 2024

"Io so. L'enigma di Mariani", Maria Masella

 

Genova, un anno non precisato. Un omicidio scuote la Genova bene: Livio Olivieri, 40 anni, viene ucciso nella sua rinomata bottega di antiquariato nel cuore del centro storico. Una rapina finita male? Nel negozio sembra mancare un unico oggetto, una statuetta facente parte di un gruppo di quattro che ha un certo valore solo se completo.
Contemporaneamente il commissario si trova a investigare in veste non ufficiale anche su un caso di suicidio. Mariani accetta la richiesta fattagli da un frate perché anche lui conosceva il morto, Roberto Nicora, avendolo incrociato più volte all'ospedale San Martino andando a trovare l'ispettore Iachino, in coma dopo l'attentato subito qualche mese prima.
Un caso e un non caso che sembrano non avere nulla in comune, eccetto un particolare: Olivieri e Nicora, quasi coetanei, avevano frequentato entrambi il liceo D'oria.

Non ho mai capito perché per l'istituto abbiano scelto la variante apostrofata del cognome dei Doria - forse per evidenziare fin dal principio l'altezzosità della scuola, la migliore di Genova, dicono - ma è curioso che la Masella nel libro abbia eliminato l'apostrofo. Magari anche lei trova odiosa la boriosità che da sempre contraddistingue quel liceo e chi gli ruota attorno. Oppure è stato solo un omaggio alla nostra squadra del cuore ♥

Dettaglio a parte, questa è la settima puntata (scritta nel 2007) della serie con protagonista il commissario Mariani. 
In appena 221 pagine la Masella costruisce e racconta ben quattro gialli: alle morti di Olivieri e Nicora (che ovviamente risulteranno presto collegate) si aggiunge un cold case e il tentato omicidio di Iachino, stretto collaboratore di Mariani.

Quest'ultima vicenda si ricollega non solo al titolo precedente, "Il caso cuorenero", ma anche (e soprattutto) al quarto, "Il cartomante di via Venti": sono contenta di averli letti tutti quest'anno, con questa serie ci vuole costanza e precisione, leggere qualche titolo qua e là penalizzerebbe la trama orizzontale, ricca e importante, che non riguarda solo la vita personale di Mariani. E la Masella non ha riguardi verso chi non rispetta l'ordine cronologico dei suoi libri: in questo svela tutto del quarto, chi è morto e chi ha ucciso.

Se solo evitasse di attribuire alla moglie del commissario le geniali intuizioni che poi risultano sempre determinanti la apprezzerei ancora di più.

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