domenica 6 ottobre 2024

"Il grand tour di Nancy Moon", Sarah Steele

 

Brighton, 2017. Il funerale di nonna Peggy è finito e Florence (Flo) Connelly, 38 anni, si ritrova da sola nella casa dove ha trascorso gran parte della sua infanzia. Decide di prendersi ancora una notte prima di tornare da Seamus e dal loro matrimonio arrivato quasi al capolinea.
La ricerca della sua vecchia e amata Singer le fa scoprire una scatola nascosta in fondo all'armadio della nonna dal contenuto sorprendente: all'interno ci sono alcune buste con dentro a loro volta il disegno di un abito, il suo cartamodello, un ritaglio di stoffa, una cartolina e una fotografia. Le cartoline sono indirizzate a Peggy e rappresentano Parigi, Antibes, Capri e Venezia. Non sono mai state spedite e sono tutte firmate "Nancy", che deve senz'altro essere la bella ragazza bionda che appare nelle fotografie ripresa mentre indossa gli abiti disegnati da lei.
Ma chi è questa Nancy e perché la nonna non gliene ha mai parlato?
E' per rispondere a queste domande che Flo inizia il grand tour di Nancy Moon.

Opera prima dell'inglese Sarah Steele, un romanzo che penso possa essere molto amato da persone romantiche e sognatrici, ma che personalmente ho trovato tremendamente antiquato, anche se carino.

Se fosse stato (molto) più datato avrei accettato di buon grado lo stile affettato e il buonismo imperante, ma essendo stato scritto e pubblicato soltanto quattro anni fa ho patito l'eccesso di garbo nelle descrizioni di persone e fatti, nei dialoghi, nei comportamenti e nei giudizi.

Una linea piatta che contrasta anche con la struttura del libro dove i capitoli si alternano fra passato e presente. Non ci sono differenze fra le due protagoniste, la Nancy venticinquenne del 1962 parla, ragiona e agisce come la Flo trentottenne del 2017, tutte carine, mai sopra le righe, sempre comprensive e accomodanti.
Esasperanti in tutta questa sofisticata e garbata perfezione.

Al netto della stucchevolezza la storia raccontata è tutto sommato piacevole e ben costruita: Flo ripercorre le tappe del viaggio nel continente di Nancy, per capire chi era e quale fosse il legame con la nonna recentemente scomparsa.
Ovviamente ci riuscirà e la Steele alla fine è riuscita a far nascere anche in me il desiderio di scoprire i dettagli, oltre a quello che era già intuibile.

E' per questo che ieri sera ho letto speditamente le ultime cinquanta pagine, mentre le precedenti 350 le avevo trascinate per quasi un mese, sopraffatta dalle estenuanti descrizioni sartoriali (sicuramente un punto di merito per chi ama cucire e la moda vintage), dall'insopportabile ammirazione per il lusso e per chi lo sfoggia e dalla profonda antipatia che Flo si era guadagnata già a pagina 52, quando dà una pedata all'anziano gatto del marito chiedendosi:

 "Che razza di gatto viveva fino a diciannove anni? A cosa serviva l'eutanasia per gli animali, se a quel rognoso sacco di pulci era ancora concesso di trascinarsi per il pianeta?"!

Se avessi l'abitudine di abbandonare i libri iniziati probabilmente non sarei andata oltre.

Reading Challenge 2024, traccia annuale Shopping: negozio di abbigliamento