sabato 26 ottobre 2024

"Verso la bellezza", David Foenkinos

 

"Cari tutti,
sono profondamente dispiaciuto per la preoccupazione che vi ho dato. Gli ultimi giorni sono stati talmente frenetici che non ho potuto rispondere ai vostri messaggi. State tranquilli, va tutto bene. Ho solo deciso di partire per un lungo viaggio. Come sapete, è da tempo che sogno di scrivere un romanzo, e così mi sono preso un anno sabbatico e me ne sono andato. So che avrei potuto fare una festa d’addio, ma è stato tutto così veloce. Non me ne vogliate, ma per portare a termine il progetto ho bisogno di isolarmi dal mondo. Sarò senza telefono. Mi farò vivo via mail.
Vi voglio bene,
Antoine"

E' questo il messaggio che Antoine Duris, 37 anni, docente all'Accademia di Belle Arti di Lione, scrive a familiari, amici e colleghi. Tutti pensano che abbia avuto bisogno di allontanarsi per superare la fine della relazione con Lousie. Nessuno sa che si è stabilito a Parigi andando a lavorare come guardasala al museo d’Orsay. Soprattutto nessuno sa cosa lo ha spinto a farlo, un malessere profondo che non ha nulla a che vedere con l'amore infranto.

E' il quinto romanzo che leggo di Foenkinos, ben quattro quest'anno: diventa così l'autore di cui ho letto più titoli nel corso del 2024 e difficilmente verrà superato. E' curioso perché, pur apprezzandolo, non è il mio scrittore preferito.

Le "Due sorelle" lo avevo trovato migliore rispetto ai precedenti, ma questo (scritto nel 2018) lo supera, è splendido e credo proprio che entrerà nella mia top ten dei libri più belli dell'anno.

All'inizio è quasi noioso, il linea con il protagonista, un uomo piuttosto banale che non riesce a rassegnarsi alla perdita della compagna che lo ha lasciato dopo sette anni senza farsi remore. A Parigi la sua esistenza diventa ulteriormente piatta, ma l'ultimo capitolo della prima parte segna la svolta e il libro cambia marcia in un crescendo di drammaticità, inaspettata e sconvolgente, con Antoine che lascia il posto di protagonista a un altro personaggio a cui è impossibile non affezionarsi.

Non voglio dire di più, è un libro che va letto e amato.

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