venerdì 25 marzo 2022

"Ogni piccola bugia", Alice Feeney


"Mi chiamo Amber Raynolds. Ci sono tre cose che dovete sapere di me: sono in coma, mio marito non mi ama più, a volte dico bugie"

Londra, 26 dicembre 2016. Amber alterna momenti di buio assoluto ad altri in cui riesce a percepire quello che avviene attorno a lei. A poco a poco capisce di essere in un letto di ospedale, di essere intubata, di non potersi muovere. Percepisce accanto a sé la presenza del marito Paul, della sorella Claire, dei medici, delle infermiere. Sente quello che dicono, ha avuto un incidente d'auto, è in coma, non sanno se si riprenderà. Sente le infermiere parlare di lei definendola compassionevolmente "poveretta". E sente Paul e Claire litigare, loro due che sono sempre andati d'accordo. Sa che non si può fidare di loro, ma non ricorda perché. E sa che si deve svegliare e che deve farlo in fretta.

Avevo enormi aspettative su questo romanzo e questa volta non sono rimasta delusa.

Opera prima dell'inglese Alice Feeney risalente a cinque anni fa, titolo originale "Sometimes I lie", è uno di quei thriller psicologici basati sulla memoria che riaffiorando per gradi permette di ricostruire l'accaduto. I capitoli si sviluppano su tre piani temporali: abbiamo gli "adesso", che iniziano proprio dal 26 dicembre del 2016, quando Amber capisce di essere in ospedale; abbiamo i "prima", che ripercorrono la settimana precedente a partire dal 19 dicembre; e abbiamo anche gli "allora", che descrivono fatti accaduti nel passato più remoto, a partire dal 1991.

La storia, interamente narrata in prima persona, regala diversi colpi di scena, alcuni intuibili, altri meno. Una storia ricca di eventi, uno dei quali forse di troppo, il thriller sarebbe stato ugualmente adrenalinico anche senza quel personaggio "in più" (non approfondisco per non fare spoiler). C'è anche un evitabile ricorso a frasi fatte.

Ma è uno di quei thriller che vorresti continuare a leggere senza interruzioni (anche i capitoli brevi come sempre invogliano a non smettere) per raccogliere e sistemare tutte le tessere del puzzle e dove ogni particolare che viene sviluppato e/o capito crea stupore se inaspettato o soddisfazione se lo si era intuito.

In definitiva è uno dei migliori thriller letti negli ultimi anni.

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