Londra,
primi anni del 1900. La famiglia Banks risiede al 17 di Viale dei
Ciliegi. Madre, padre, quattro bambini e tre domestici. Manca però
una nuova tata, l’ultima se n’è andata senza preavviso. Ed è a
questo punto che dal cielo arriva Mary Poppins…
Ci
sono tre personaggi da cui mi sono sempre tenuta alla larga provando
per loro una profonda antipatia preconcetta: Alice nel paese delle
meraviglie, Pippi Calzelunghe e, appunto, Mary Poppins. Ci sarebbe
anche Pinocchio, ma di lui avevo visto sia il film di Comencini che
il cartone animato Disney, mentre ho vissuto cinquant’anni senza
che le tre signorine citate riuscissero a disturbarmi più del
necessario attraverso lettura o visione su piccolo o grande schermo.
Ma
poi è arrivata Claudia e la sua Reading Challenge, dove “Mary
Poppins” è stato scelto come una delle letture Gold (cioè letture
di gruppo) del mese. E vuoi sputare su 5 punti facili (perché il
libro è breve)? Sia mai!
E
così ho conosciuto Mary Poppins…
Una
favola per bambini: IBS indica i 10 anni come fascia di lettura, io
la vedo più adatta come fiaba da leggere a bimbi in età prescolare o
poco più. Sicuramente non appassionante per una tardona insensibile
alla magia quale sono (ma, ricordando la bambina che sono stata, sono
sicura che non l’avrei apprezzata nemmeno a 5 anni).
Però,
parlando con mia sorella e leggendo le recensioni delle altre
partecipanti, mi accorgo che senza il paragone con la Mary Poppins
del film non ho avuto la delusione da confronto che invece hanno
provato tante di loro. Anzi… A me questa Mary Poppins vanitosa che
riesce a mettere in riga l’esuberanza dei bambini con uno sguardo e
a farli tacere con un secco “no” non è dispiaciuta affatto.
Sia
chiaro: non mi sogno affatto di leggere gli altri sei libri della
serie! Fra me e Mary Poppins l’avventura finisce qua, ma in mezzo
alle strampalate storie di ogni capitolo lei, nonostante svolazzi e
abbia la borsa come le tasche di Eta Beta, mi è sembrata quella più centrata.
Il
soggetto più odioso è quello della madre, quello a me più caro la
signora degli uccelli e il fastidio che ho provato nel leggere di
orsi polari scuoiati e di renne arrostite è stato compensato con la
meravigliosa immagine dello zoo con gli animali liberi e gli esseri
umani chiusi nelle gabbie!
Reading
Challenge 2020: traccia gold del mese di marzo