martedì 31 marzo 2020

"Un'estate con la strega dell'Ovest", Kaho Nashiki


Giappone, un maggio degli anni ‘90. Mai ha 13 anni e non vuole più andare a scuola perché andarci la fa stare male. La madre, che la considera una bambina difficile, le propone di trascorrere un po’ di tempo dalla nonna, quella nonna inglese che loro chiamano “la strega dell’Ovest”. La donna, ormai vedova, vive da sola in montagna e Mai passerà con lei più di un mese, imparando a riconoscere erbe e piante, proprio da novella strega, ma la nonna le insegnerà anche altro: a potenziare la forza di volontà, a imparare a prendere decisioni e a portare a termine le cose iniziate…

Una piccola e deliziosa raccolta di racconti: oltre a quello principale che dà il titolo al libro, ce ne sono tre ancora più brevi, con le stesse protagoniste.
"La storia di Blackie”, un incrocio di labrador nero, il cane del nonno che si era adoperato per proteggere Mai quando era piccola.
"Un pomeriggio d’inverno”, l’unico dei quattro raccontato da Mai in prima persona ricordando un precedente soggiorno dalla nonna durante le vacanze invernali dell’ultimo anno delle elementari.
E “I rametti del fornello”, di cui preferisco non dire nulla per non rovinare la piacevole sorpresa di cui ho potuto godere leggendolo.

Una bella opera di formazione, con una Mai a volte tenera, altre insopportabile. La figura splendida di questa nonna, saggia, acuta e paziente. E uno scenario da sogno: faccio fatica a immaginare una piccola casa di montagna giapponese, ma le descrizioni del verde in cui è immersa – fra giardino, orto, collina e boschetti – sono così particolareggiate e intense che fanno immaginare di respirare il profumo della menta, di sentire il rumore del picchio, di avvertire il calore del sole o il freddo nelle ossa durante una giornata invernale di forte pioggia.

Da web vedo che l’autrice ha scritto moltissimi altri libri, spero ne traducano altri oltre a questo. Una lettura davvero piacevole e confortevole, consigliata a tutte le età.

Reading Challenge 2020: questo testo risponde alla traccia vagabonda di marzo "un libro ambientato in Giappone"